Diritti

Diritti.Espropriati A.N.P.T.ES. Associazione Nazionale Per la Tutela degli Espropriati

QUESTO E' IL SITO 1 -  PER GLI ESPROPRIATI   

Per sapere come reagire all'espropriazione per pubblica utilità

GLI AUTORI DEI TESTI - I RESPONSABILI - LA STRUTTURA  Autori - Fini - Struttura

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OLTRE 200 REFERENTI TERRITORIALI  ITALIA: REGIONI E PROVINCE

Come si calcola l'indennità - Come si reagisce all'esproprio

Segreteria Centralizzata

Tel. 06.91.65.04.018  Fax. 02.39.19.55.54
Lunedì/Venerdì ore 9 -13 / 14 -18

.
Per l
 
 

Sezione B - PER SAPERSI TUTELARE

B.1 SPIEGAZIONI TELEFONICHE

B.2 GUIDE OPERATIVE STAMPABILI

B.3 IL DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI **

B.4 L'EVENTUALE CONTENZIOSO

B.5 I PROBLEMI FISCALI *

B.6 I TESTI "PRONTI ALL'USO"

B.7 L'ASSISTENZA - GRATUITA E NON

B.8 RICERCHE MIRATE E FACILITATE

B.9 ALTRI PROBLEMI


 

 
 

I Referenti Territoriali 

Gli oltre 200 Referenti Territoriali in tutta Italia  Regioni e Province

 
 
 

 Molto  Importante

LA DATA DI VALIDITA' DEI TESTI

Quando si fanno ricerche giuridiche in internet, si trovano anche testi non più validi perché ormai superati da nuove norme.
*Per evitare errori agli utenti, l'Associazione evidenzia sempre la data di validità dei testi.

QUINDI

se stampate qualche testo del sito, vi consigliamo di annotare la sua data di validità, per non correre il rischio di utilizzare, in un momento successivo, un testo già superato.

La data dell'ultimo controllo di validità  dei testi delle pagine è sempre indicata nell'INDICE GENERALE 

 
 
 

Come usare i nostri 5 Siti

 Per l'indice dei nostri 5 Siti INDICE

Per conoscere i propri diritti e farli valere
Per chiederci aiuto anche gratuitamente 

 

 SITO 2 -TESTI PER GLI SPECIALISTI   

Per scrivere atti da produrre ad Enti e Giudici con i nostri testi "pronti all'uso" 

 

 SITO 3 - LA  BANCA DATI GRATUITA

Il nostro Database con TUTTE le Sentenze CEDU sugli espropri, da noi tradotte in italiano.

 

  SITO 4 - PER I REFERENTI

Per l'operatività dei Referenti Territoriali.

 

 SITO 5 - PER GLI STUDENTI

Per studiare il Diritto dell'Espropriazione.

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Il motto

VIGILANTIBUS (NON DORMIENTIBUS) 
IURA SUCCURRUNT

 Le leggi vanno in aiuto di chi si attiva 
(e non di chi dorme).

Attivarsi celermente consente di non compromettere i propri diritti e
di risparmiare tempo e spese legali.

 
 
 

Il metodo

- Nessun uomo conosce tutto

- Se più uomini collaborano, la conoscenza cresce

- L'ANPTES raccoglie e organizza la conoscenza.

 
 
 

I Consigli per operare

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia  molto complessa e poco conosciuta.

L'Associazione, tramite i suoi Siti, cerca di illustrarla agli espropriati, affinché possano comprendere e controllare ciò che avviene.
Si sconsiglia pero' agli espropriati di utilizzare i testi presenti sui nostri Siti senza il supporto di una persona competente che sappia prima sceglierli e poi coordinarli.
(I testi contenuti nei Siti sono molto numerosi;
per avere un'idea, si consideri che, se fossero stampati, occuperebbero oltre 5.000 pagine).
Si consiglia invece agli espropriati di farsi sempre seguire da un Giurista che conosca il Diritto dell'Espropriazione e le norme CEDU.

A tal fine, l'espropriato

 

Può rivolgersi al suo avvocato di fiducia, che potrà utilizzare, gratuitamente, tutta la documentazione presente sul nostro Sito.

 oppure

 

Può chiedere all'Associazione di verificare se è disponibile uno dei suoi Fiduciari, chiamando la Segreteria Centralizzata.

oppure

 

Può chiederci solo i testi "pronti all'uso", per utilizzarli in proprio o con l'assistenza di un suo consulente di fiducia.

Per ulteriori chiarimenti vedi, in fondo alla pagina, la scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE DOMANDE FREQUENTI

 

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Clicca qui: 
ISTRUZIONI PER TUTELARSI

 

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Sei qui > Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI - Sezione A.2

VEDI COME PUOI REAGIRE ALL'ESPROPRIO

COSA TROVATE QUI

Qui trovate le ipotesi tipiche in cui può trovarsi l’espropriato con i consigli sul da farsi
INDICE DELLE SCHEDE
Per esaminare le Schede scorri la pagina o clicca sul titolo che ti interessa

1

Se l'espropriato vuole - Assumere informazioni per decidere cosa fare.

2

Se l'espropriato vuole - Prevenire un esproprio e/o un'indennità non corretta.

3

Se l'espropriato vuole - Accettare l'indennità, ma garantirsi.

4

Se l'espropriato vuole - Opporsi all'indennità, Senza contenzioso.

5

Se l'espropriato vuole - Opporsi all'indennità, Con il  contenzioso.

6

Se l'espropriato vuole - Opporsi all'esproprio, Senza contenzioso.

7

Se l'espropriato vuole - Opporsi all'esproprio,  Con il  contenzioso.

8

Se l'espropriato vuole - Risolvere altri problemi.

Per sapere come tutelarsi: in fondo ad ogni pagina trovate una Scheda di sintesi; potete vederla scorrendo la pagina o cliccando qui ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE DOMANDE FREQUENTI

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1.  Se l'espropriato vuole -

Assumere informazioni per decidere cosa fare. 

 

La situazione dell'espropriato

L'espropriato vuole assumere informazioni per chiarirsi le idee e prendere le sue decisioni.

 

I nostri consigli

Come e dove posso avere informazioni utili per il mio caso?

E' questa la prima domanda che si pone l'espropriato; gli strumenti che, di solito, vengono utilizzati sono tre:
1 - internet
2 - libri
3 - consulenti.
In relazione a questi strumenti, diamo agli espropriati i seguenti consigli.

 

Se utilizzate internet.
Sulla rete si trova una grande quantità di materiale giuridico, ma bisogna fare attenzione che non sia “vecchio”, vale a dire superato da nuove norme nel frattempo intervenute.
Per evitare questo inconveniente
l'Associazione indica sempre in ogni pagina del Sito la data di validità dei testi.

Si deve fare attenzione ai consigli resi gratuitamente, chiunque ne sia l’autore;
questi consigli, infatti, possono risentire  delle informazioni comunicate dall’espropriato  che, spesso, sono errate o incomplete.

 

Se utilizzate i libri.
Per i libri si pone, in modo ancora più evidente, il problema dell'aggiornamento; c'e comunque il vantaggio di poterne conoscere con certezza la data di stampa.
Se acquistate un testo in tema di espropriazione, cercatene uno quanto più recente possibile e cercate comunque su internet eventuali novità successive alla data di stampa del libro che avete acquistato.

 

Se chiedete l'assistenza di un consulente.

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia molto complessa e poco conosciuta.

L'Associazione, tramite i suoi 5 Siti, cerca di illustrarla agli espropriati, affinché possano comprendere e controllare ciò che avviene.
Si raccomanda però agli espropriati di farsi sempre seguire da un consulente e di accertarsi che il consulente conosca il Diritto dell'Espropriazione e le norme CEDU e che si tenga costantemente aggiornato.

Quando l'espropriato chiede un parere ad un consulente, è consigliabile operare come segue:

L'espropriato non deve esitare a chiedere al suo consulente.

A

Se ha esperienza in tema di Diritto dell'Espropriazione e di norme CEDU.
Il Diritto dell'Espropriazione è, infatti, una materia che richiede competenze specifiche e diverse (Diritto dell'Unione Europea e norme CEDU - Diritto Costituzionale - Diritto Civile - Diritto Commerciale - Diritto Amministrativo - Diritto Regionale - Diritto Tributario - Diritto Processuale - Norme che disciplinano la Programmazione Finanziaria e la Contabilità di Stato e degli Enti Pubblici).

   

B

Se opera solitamente a favore degli espropriati o se invece opera prevalentemente a favore degli Enti Pubblici.
Operare prevalentemente a favore degli Enti Pubblici non è un demerito, ma può a volte, anche inconsciamente, indurre il consulente a pensare soluzioni non in linea con le ragioni degli espropriati.

   

C

Quale sarà il suo compenso e quando dovrà essere pagato.

Si tenga presente che la Legge 31 dicembre 2012, n. 247 ha definitivamente liberalizzato le tariffe degli avvocati, con i quali si può oggi instaurare una trattativa sui compensi prima di affidar loro un incarico.

L’Avvocato, quindi,  può proporre al cliente qualsiasi tipo di accordo che preveda compensi elevati, senza vincolo di tariffa, può richiedere anticipi anche cospicui, può proporre una pattuizione a tempo per singoli atti,  ecc.

 

PERO’, ATTENZIONE

 

La suddetta legge consente ai clienti di pattuire con gli avvocati anche un compenso a percentuale.

L’Associazione, quindi,  consiglia agli espropriati di pattuire sempre  e soltanto compensi a percentuale.

 

Con l’accordo a percentuale, infatti:

-  si può stabilire di versare all’Avvocato un rimborso spese minimo e poi liquidare la parcella solo dopo la conclusione del procedimento, percentualmente sul valore dell’affare;

-   si può evitare che l’espropriato debba metter mano al suo portafoglio per pagare l’Avvocato;
l’espropriato, in tal modo, potrà pagare la parcella con i soldi che ha ricevuto dall’Amministrazione.

 

L'Associazione suggerisce già questo sistema agli Avvocati che ed essa aderiscono e pertanto consiglia vivamente a tutti gli espropriati, quando si rivolgono ad un avvocato di loro fiducia, di proporgli questo tipo di accordo, che consente al cittadino di pagare la parcella all’Avvocato solo IN PERCENTUALE e solo DOPO  aver ottenuto il risultato.

 

Però, affinché questo accordo sui compensi sia valido, deve essere redatto per iscritto, altrimenti non ha valore.

Inoltre, è sempre bene precisare, non solo come il professionista deve essere retribuito, ma anche cosa deve fare.

 

Offriamo quindi agli espropriati uno Schema di accordo sui compensi dell'Avvocato, (come viene solitamente redatto dagli Avvocati aderenti all'Associazione) affinché chi vuole possa liberamente utilizzarlo quando non è assistito da un Avvocato

 

Lo Trovate nel nostro Vademecum che potete scaricare cliccando qui VADEMECUM

   

Raccomandazioni

Siate molto esigenti con il vostro consulente, senza alcuna esitazione o timore reverenziale, indipendentemente dal prestigio di cui gode o da chi ve lo ha segnalato.
Se notate distrazione, scarso interesse per il vostro problema o scarsa competenza, non esitate a cambiarlo, anche se ciò dovesse costarvi un sacrificio economico o psicologico.

 

Seguite sempre con attenzione l'evolversi della procedura, tenendo presente che la tutela dei vostri beni non è solo un diritto, ma è anche un dovere nei confronti dei vostri padri (se da loro li avete ricevuti) e nei confronti dei vostri figli (ai quali vorrete consegnarli).

 

Vigilate costantemente sull'attività del consulente e sul suo aggiornamento professionale. Per seguire l'evoluzione della procedura potete anche utilizzare questo Sito, sempre aggiornato e disponibile gratuitamente.

 

Tenete presente che, dopo l'entrata in vigore dell'Articolo 1 Protocollo aggiuntivo 1 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) il diritto alla tutela dei propri beni non ha più soltanto un contenuto patrimoniale, ma appartiene invece alla categoria dei "diritti umani inviolabili"; questo argomento è ampiamente trattato nel Sito.

 

Gli strumenti da utilizzare

In fondo ad ogni pagina trovate una Scheda di sintesi; potete vederla scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

 

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2.  Se l'espropriato vuole -

Prevenire un esproprio e/o un'indennità non corretta.

 

La situazione dell'espropriato

Non ci sono state notifiche e l'espropriato  vuole tutelarsi per prevenire probabili errori dell'Amministrazione e - se possibile - anche l'esproprio.

L'espropriato, quindi, non ha "documenti in mano" ma ha solo notizie generiche relative ad un esproprio che potrebbe riguardarlo.

 

I nostri consigli

Devo attivarmi al più presto o devo attendere una comunicazione ufficiale?

A questa domanda l'espropriato deve dare risposta immediata; l'Associazione consiglia agli espropriati di attivarsi quanto prima possibile, anche quando non hanno ricevuto nessuna comunicazione ufficiale e sanno dell'esproprio solo per "sentito dire".

 

E', infatti,  estremamente utile presentare osservazioni all'Amministrazione prima ancora che essa adotti i suoi provvedimenti e li notifichi all'espropriato.

Peraltro, quando gli espropriati sono più di 50, l'Amministrazione si limita a pubblicare un trafiletto sul giornale e non notifica nulla agli espropriati.

 

Si consiglia quindi all'espropriato di non perder tempo  e di attivarsi prima possibile, anche se non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, al fine di evitare che l’Amministrazione consolidi autonomamente le sue decisioni.

Ad esempio, è utile intervenire anche nella fase progettuale dell'opera; spesso, infatti, i progetti non prevedono somme adeguate per gli espropri ed è opportuno evidenziare questa carenza prima che vedano la luce.

In questo modo l'espropriato risparmia tempo, ansie e, soprattutto, spese legali.

 

Gli strumenti da utilizzare

Lo strumento da utilizzare in questo caso è L'INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO

Si veda nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI, in fondo alla pagina, IL DAP: TUTELARSI E OPPORSI potete vederlo scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

 

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3.  Se l'espropriato vuole -

Accettare l'indennità, ma garantirsi.

 

La situazione dell'espropriato

L'espropriato è soddisfatto dell'indennità offerta e vuole accettarla; come prendere precauzioni e garantirsi per evitare brutte sorprese?

 

I nostri consigli

Se l'espropriato vuole accettare ciò che gli offre l'Amministrazione, deve comunque porre in essere qualche accorgimento?

La risposta è si.

 

Precauzioni da prendere e strumenti per garantirsi prima di accettare

Ricordiamo che con la firma dell’atto di cessione ci si spoglia di ogni diritto e si diviene semplici creditori dell’Ente espropriante, con le conseguenze che ciò comporta.

 

Se l'espropriato è soddisfatto di ciò che gli viene offerto, prima di accettare, deve:

>

accertarsi che l'indennità sia stata correttamente determinata (con le norme italiane e con le norme cedu);

>

garantirsi circa i tempi  di pagamento, affinché il pagamento avvenga rapidamente e nei tempi concordati; (ci sono indennità promesse “subito” ed invece corrisposte dopo anni o mai corrisposte)

>

garantirsi per evitare indebite detrazioni (fiscali, ici, riforme economico-sociali);

>

garantirsi al fine di non dover restituire i soldi ricevuti, se il procedimento non si perfeziona nelle forme previste dalla legge.

 

Per ulteriori chiarimenti si veda la Sez. A.1 Le Trappole da evitare, ed in particolare le Schede:

2

Gli accordi bonari: l'Amministrazione prima promette e poi non paga.

3

L'Amministrazione, quando ha pagato, a volte rivuole i soldi.

4

L'Amministrazione dice: "se non vi accordate, chissà quando vedrete i soldi".

6

La trappola dell'ICI.

7

Le "sorprese" Fiscali.

8

Le riduzioni del 25% per interventi di riforma economico-sociale.

9

Può l'espropriato che ha accettato 100, ritrovarsi con 65 o ancor meno?

18

Gli indennizzi che spesso l'Amministrazione "dimentica".



E' anche essenziale, prima di accettare, affrontare il problema fiscale.

Per ulteriori chiarimenti si veda la Sez. B.5 I Problemi Fiscali

 

Gli strumenti da utilizzare

Lo strumento da utilizzare in questo caso è L'INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO

Si veda nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI, in fondo alla pagina, IL DAP: TUTELARSI E OPPORSI potete vederlo scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

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4.  Se l'espropriato vuole -

Opporsi all'indennità, Senza contenzioso.

 

La situazione dell'espropriato

L'espropriato non è soddisfatto dell'indennità provvisoria  offerta dall'Amministrazione e vuole opporsi ma vuole evitare un contenzioso.

ATTENZIONE. Questa strada è percorribile solo prima che venga determinata l'indennità definitiva dalla Commissione Provinciale Espropri (o dal collegio dei tecnici).
Dopo, si può soltanto ricorrere ai giudici con il contenzioso.

 

I nostri consigli

In questo caso l'espropriato deve produrre un documento QUALIFICATO (il DAP) che contenga l'analisi dell'indennità e del procedimento sulla base di leggi e sentenze (italiane ed europee).

 

Cosa deve contenere il documento

Nel documento bisogna indicare:

-

che l’espropriato conosce molto bene i suoi diritti  e sa farli valere, anche dinnanzi alla Corte Europea, prefigurando il possibile esito di un contenzioso

-

a quali conseguenze l'Amministrazione può andare incontro se non accoglie le giuste ragioni dell’espropriato, in termini di responsabilità, anche personale di amministratori e funzionari.

-

ma che comunque l’espropriato è disposto a trattare se l’Amministrazione addiviene ad un accordo ragionevole.

 

NOTA Spesso gli espropriati presentano alle Amministrazioni osservazioni che, sia pure logicamente fondate, sono però prive di fondamento giuridico; ciò è inutile e spesso controproducente, perchè lascia intendere che l'espropriato non conosce le leggi e la giurisprudenza, che è facilmente manipolabile, che non è ben assistito, ecc...
Presentare all'Amministrazione osservazioni prive di fondamento giuridico indebolisce la posizione dell'espropriato.

 

Nel documento che si produce si deve "prospettarsi", sulla base di riferimenti normativi e giurisprudenziali, quale esito potrebbe avere un contenzioso, dinnanzi al TAR o alla Corte d’Appello o alla Corte Europea dei Diritti dell’ Uomo.
 
L'espropriato, quindi, non deve avviare il contenzioso, ma ne deve soltanto documentare il
possibile risultato in un documento scritto, protocollato e firmato.
 

Attenzione.
Se l'espropriato ha interesse a subire l'esproprio (perchè il bene non gli serve e gli servono invece "i soldi"), il DAP deve "puntare" esclusivamente ad ottenere il giusto indennizzo.

Se invece l'espropriato vuole cercare anche di evitare l'esproprio, in aggiunta, il DAP deve "puntare" anche sulla eventuale illegittimità della procedura, come illustrato nella successiva Scheda 6.

 

Poi, dopo la presentazione del documento:

-

se la trattativa va a buon fine e l’espropriato rimane soddisfatto, tutto si chiude;

-

se invece la trattativa non va a buon fine, l’espropriato potrà decidere se ricorrere effettivamente al contenzioso o se invece accettare la situazione esistente.

 

ATTENZIONE: tenete sempre in evidenza i termini per ricorrere al contenzioso; se li lasciate scadere, perderete i vostri diritti e dovrete subire ciò che ha fatto l'Amministrazione, anche se ha violato la legge.

 

Gli strumenti da utilizzare

Lo strumento da utilizzare in questo caso è L'INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO

Si veda nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI, in fondo alla pagina, IL DAP: TUTELARSI E OPPORSI potete vederlo scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

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5.  Se l'espropriato vuole -

Opporsi all'indennità, Con il  contenzioso.

 

La situazione dell'espropriato

Quando è già stata determinata l'indennità definitiva dalla Commissione provinciale Espropri (o dalla Terna arbitrale, se istituita) l'espropriato può soltanto far ricorso al contenzioso.

 

I nostri consigli

L’Associazione consiglia sempre di evitare il contenzioso giudiziale "trattando" con l'Amministrazione, con il DAP.

 

Ma, quando è già stata determinata l'indennità definitiva non c'è più tempo per le trattative: si deve far ricorso al contenzioso (in Corte d'Appello).

Attenzione: i termini per ricorrere sono molto brevi (30 giorni); si consiglia di stare attenti a non  lasciarli scadere.

 

Si ricorda che se l'espropriato non è soddisfatto dell'indennità offerta,  l'Amministrazione deve, per obbligo di legge, depositarla a disposizione dell'espropriato e l'espropriato può incassarla in acconto. 

Questo consente all'espropriato
di poter ottenere una giusta indennità mettendosi prima   in tasca  le somme depositate in via provvisoria dallAmministrazione, incassandole subito in acconto.
 

Si ricorda infine che già la Giurisprudenza Italiana  (senza, quindi, la necessità di far riferimento alle norme cedu) prevede il c.d. " limite della reformatio in peius ": ciò significa che la Corte d'Appello, salvo casi eccezionali, potrà liquidare all'espropriato soltanto una somma pari o superiore a quella determinata in sede amministrativa e non potrà mai liquidare una somma inferiore.
Inoltre, l'espropriato potrà attendere l'esito del giudizio avendo già incassato, in acconto, l'indennità provvisoria e spesso avendo già incassato anche l'indennità definitiva.

 

Gli strumenti da utilizzare

Lo strumento da utilizzare in questo caso è IL CONTENZIOSO (Il ricorso in Corte d’Appello)

Si veda nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI, in fondo alla pagina,  L'EVENTUALE CONTENZIOSO potete vederlo scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

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6.  Se l'espropriato vuole -

Opporsi all'esproprio, Senza contenzioso.

 

La situazione dell'espropriato

L’espropriato vuole opporsi al procedimento perché spera di ottenere variazioni della procedura o perché ritiene di subire danni ingiusti, non compensati dalla sola indennità, ma non  vuole instaurare un contenzioso.

 

I nostri consigli

Anche in questo caso l'espropriato deve produrre un documento QUALIFICATO (il DAP) che contenga l'analisi dell'indennità e del procedimento sulla base di leggi e sentenze (italiane ed europee) redatto però non solo con lo scopo di ottenere il giusto indennizzo ma anche e soprattutto con lo scopo di bloccare il procedimento.

 

Si ribadisce:  se l'espropriato ha interesse a subire l'esproprio (perchè il bene non gli serve e gli servono invece "i soldi"), il DAP deve "puntare" esclusivamente ad ottenere il giusto indennizzo.

Se invece l'espropriato vuole cercare anche di evitare l'esproprio, in aggiunta, il DAP deve "puntare" anche sulla eventuale illegittimità della procedura.

 

Cosa deve contenere il documento

Nel documento si deve:

-

indicare puntualmente le cause di illegittimità della procedura

-

evidenziare le responsabilità, anche personali,  cui vanno incontro Amministratori e Responsabili del Procedimento per l'applicazione di atti illegittimi

-

attaccare il progetto sotto il profilo finanziario (spesso, infatti, pur di realizzare l'opera, la voce espropri viene palesemente sottostimata).

 

NOTA Spesso gli espropriati presentano alle Amministrazioni osservazioni che, sia pure logicamente fondate, sono però prive di fondamento giuridico; ciò è inutile e spesso controproducente, perchè lascia intendere che l'espropriato non conosce le leggi e la giurisprudenza, che è facilmente manipolabile, che non è ben assistito, ecc...
Presentare all'Amministrazione osservazioni prive di fondamento giuridico indebolisce la posizione dell'espropriato. 

 

Nel documento che si presenta all'Amministrazione deve "prospettarsi", sulla base di riferimenti normativi e giurisprudenziali, quale esito potrebbe avere un contenzioso, dinnanzi al TAR o alla Corte d’Appello o alla Corte Europea dei Diritti dell’ Uomo.
 
L'espropriato, quindi, non deve avviare il contenzioso, ma ne deve soltanto documentare il
possibile risultato in un documento scritto, protocollato e firmato.

 

Poi, dopo la presentazione del documento:

-

se il procedimento si "blocca" (o comunque l'espropriato ottiene variazioni a lui gradite), tutto si chiude;

-

se invece la trattativa non va a buon fine, l’espropriato potrà liberamente decidere se ricorrere effettivamente al contenzioso per "bloccare" il progetto o concentrarsi soltanto sull'ottenimento del giusto indennizzo.


ATTENZIONE: tenete sempre in evidenza i termini per ricorrere al contenzioso; se li lasciate scadere, perderete i vostri diritti e dovrete subire ciò che ha fatto l'Amministrazione, anche se ha violato la legge. 

 

 

Gli strumenti da utilizzare

Lo strumento da utilizzare in questo caso è L'INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO

Si veda nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI, in fondo alla pagina, IL DAP: TUTELARSI E OPPORSI potete vederlo scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

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7.  Se l'espropriato vuole -

Opporsi all'esproprio,  Con il  contenzioso.

 

La situazione dell'espropriato

Quando il tentativo di bloccare il procedimento con il DAP è fallito e non si può più perder tempo (perchè stanno per scadere i termini) l'espropriato può ricorrere al contenzioso.

 

I nostri consigli

Attenzione: i termini per ricorrere sono molto brevi; si consiglia di stare attenti a non  lasciarli scadere.

 

E' importante che l'espropriato sappia quanto segue.
Molto spesso i ricorsi al TAR vedono l'espropriato perdente e l'Amministrazione vincente.
Per questo l'Associazione (salvo casi particolari) sconsiglia di ricorrere al TAR, e ritiene importante che l'espropriato sia correttamente informato in merito, anche al fine di evitare inutili spese legali.

 

L'Associazione sconsiglia il ricorso al TAR perchè:

-

se il TAR sospende un procedimento per un atto illegittimo, l'Amministrazione può reiterarlo in modo legittimo e l'espropriato avrà perso, non solo il bene, ma anche tempo e denaro per spese legali.

-

anche un eventuale esito favorevole del ricorso, può essere "aggirato" dall'Amministrazione che può comunque il bene, ai sensi dell''art. 42 bis DPR 2001/327, ed anche in questo caso l'espropriato avrà perso, non solo il bene, ma anche tempo e denaro per spese legali.

-

il ricorso al TAR "blocca" (salvo casi particolari) il ricorso in Corte d'Appello per l'indennità

-

le nuove norme in tema di indennizzi consentono di ottenere somme pressoché analoghe a quelle che si otterrebbero come risarcimento per un esproprio illegittimo.

   

 

Il ricorso al TAR è consigliabile solo:

-

quando un indennizzo, sia pure elevato, non ristora il proprietario per la perdita del bene (economicamente e/o psicologicamente)

-

quando sono presenti palesi violazioni di legge

-

quando l'espropriato ha la "forza" (economica e psicologica) di attendere la eventuale pronuncia a lui sfavorevole del TAR (e spesso, anche del Consiglio di Stato) prima di rivolgersi alla Corte d'Appello per la determinazione dell'indennità.

 

L'Associazione pertanto, salvo casi particolari, sconsiglia di ricorrere al TAR al fine di evitare inutili spese legali, ansie e disillusioni.

 

Si ricorda infine
Si ricorda infine che la "scelta" fra TAR e Corte d'Appello ha conseguenze solo in termini di tempo e di costi, ma è ininfluente ai fini del ricorso alla Corte Europea, alla quale spetta sempre "l'ultima parola".

 

Gli strumenti da utilizzare

Lo strumento da utilizzare in questo caso è IL CONTENZIOSO (Il ricorso al TAR, salvo casi particolari).

Si veda nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI, in fondo alla pagina,  L'EVENTUALE CONTENZIOSO potete vederlo scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

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8.  Se l'espropriato vuole -

Risolvere altri problemi.

 

Se l'espropriato ha esigenze diverse da quelle sopra elencate

 

Nelle precedenti Schede abbiamo illustrato i casi TIPICI in cui può trovarsi l'espropriato.

Per ogni altra esigenza sopra non illustrata; ad. esempio:
- l'espropriato ha accettato e si è pentito

- è un vecchio esproprio, 

- c'è un vincolo da molto tempo,

- è un caso di retrocessione totale o parziale,

- è un caso di utilizzazione senza titolo di beni per scopi di interesse pubblico, ecc…

l'espropriato può:

visitare il resto del Sito, per trovare la risposta al suo problema oppure chiederci chiarimenti cliccando qui: SPIEGAZIONI TELEFONICHE

Footer - sito 1 - regioni

Per navigare  Scorri la pagina o Torna su   

ISTRUZIONI PER TUTELARSI -  LE DOMANDE FREQUENTI

A. Quali sono gli strumenti a mia tutela previsti dalla legge?

B. Quali sono le insidie, a mio danno, contenute nella legge?

C. Cosa può fare per me l'Associazione?

D. Cosa può fare per me un Giurista che aderisce all'Associazione?

E. Come posso tutelarmi al meglio, senza affrontare spese impreviste?

F. Raccomandazioni

A.  Quali sono gli strumenti, a mia tutela, previsti dalla legge?

Gli strumenti che la legge offre all'espropriato per tutelarsi sono soltanto 2.

1 -

L'INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO

Da utilizzare al più presto (per non esser costretti a tutelarsi andando in Giudizio).

E' illustrato nel SITO 1 - Sezione B.3 IL DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI

2 -

IL CONTENZIOSO 

Da utilizzare quando (purtroppo), ci si può tutelare solo andando in Giudizio.

E' illustrato nel SITO 1 - Sezione B.4 L'EVENTUALE CONTENZIOSO

Per sapere Come e Quando utilizzarli cliccate qui: CAPIRE ed OPERARE in TRE PASSI

B.  Quali sono le insidie, a mio danno, contenute nella legge?

Le "insidie" contenute nella legge che possono danneggiare l'espropriato sono numerose; è essenziale che l'espropriato le conosca.

Le principali insidie, frutto dell'esperienza degli oltre 2.000 casi di espropri da noi esaminati negli anni, sono illustrate nelle seguenti Sezioni del Sito 1:

 

Per conoscere ed evitare i più frequenti errori che commettono gli espropriati.

 

B.5 - I PROBLEMI FISCALI

Per prevenire problemi con gli Enti e/o con l'Agenzia delle Entrate.

   

C.  Cosa può fare per me l'Associazione?

L'espropriato può, SENZA ALCUNA SPESA

1 -

Utilizzare, gratuitamente, tutta la documentazione dei nostri 5 Siti

Per vedere come usarli clicca qui: INDICE GENERALE DEI NOSTRI 5 SITI

(raccomandiamo, in particolare, LA NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE CEDU IN ITALIANO, uno strumento unico da noi creato ed offerto gratuitamente.

2 -

Utilizzare il nostro vademecum gratuito che si può scaricare cliccando qui VADEMECUM GRATUITO

3 -

Chiederci di verificare se è disponibile uno dei Giuristi che ad essa aderiscono per chiedergli assistenza chiamando la Segreteria Centralizzata Tel. 06.91.65.04.018

4 -

Chiederci ulteriori chiarimenti sulle norme italiane ed europee

cliccando qui SPIEGAZIONI TELEFONICHE

   

D.  Cosa può fare per me un Giurista che aderisce all'Associazione?

Un Giurista che aderisce all'Associazione può:

1 -

Assistere l'espropriato per intervenire nel procedimento fino alla sua conclusione, redigendo il DAP, illustrato nella Sezione B.3 IL DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI, facendosi pagare solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione.
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 1.000 euro).

2 -

Assistere l'espropriato in un eventuale contenzioso  illustrato nella Sezione B.4 L'EVENTUALE CONTENZIOSO facendosi pagare solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 2.000 euro).

3 -

Fornire all''espropriato i TESTI PRONTI ALL'USO illustrati nella Sezione B.6 I TESTI "PRONTI ALL'USO" facendosi pagare solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione.
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 1.000 euro).

   

E. Come posso tutelarmi al meglio, senza affrontare spese impreviste?

 

CONSIGLI PER RIVOLGERSI AD UN PROFESSIONISTA

Prima di rivolgersi ad un Avvocato, è utile che l'espropriato conosca le importanti novità introdotte dalla
Legge 31 dicembre 2012, n. 247 - Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense.

 

Questa legge ha definitivamente liberalizzato le tariffe degli avvocati, con i quali si può oggi instaurare una trattativa sui compensi prima di affidar loro un incarico.

L’Avvocato, quindi,  può proporre al cliente qualsiasi tipo di accordo che preveda compensi elevati, senza vincolo di tariffa, può richiedere anticipi anche cospicui, può proporre una pattuizione a tempo per singoli atti,  ecc.

 

PERO’, ATTENZIONE

 

La suddetta legge consente ai clienti di pattuire con gli avvocati anche un compenso a percentuale.

L’Associazione, quindi,  consiglia agli espropriati di pattuire sempre  e soltanto compensi a percentuale.

 

Con l’accordo a percentuale, infatti:

-  si può stabilire di versare all’Avvocato un rimborso spese minimo e poi liquidare la parcella solo dopo la conclusione del procedimento, percentualmente sul valore dell’affare;

-   si può evitare che l’espropriato debba metter mano al suo portafoglio per pagare l’Avvocato;
l’espropriato, in tal modo, potrà pagare la parcella con i soldi che ha ricevuto dall’Amministrazione.

 

L'Associazione suggerisce già questo sistema agli Avvocati che ed essa aderiscono e pertanto consiglia vivamente a tutti gli espropriati, quando si rivolgono ad un avvocato di loro fiducia, di proporgli questo tipo di accordo, che consente al cittadino di pagare la parcella all’Avvocato solo IN PERCENTUALE e solo DOPO  aver ottenuto il risultato.

 

Però, affinché questo accordo sui compensi sia valido, deve essere redatto per iscritto, altrimenti non ha valore.

Inoltre, è sempre bene precisare, non solo come il professionista deve essere retribuito, ma anche cosa deve fare.

 

Offriamo quindi agli espropriati uno Schema di accordo sui compensi dell'Avvocato, (come viene solitamente redatto dagli Avvocati aderenti all'Associazione) affinché chi vuole possa liberamente utilizzarlo quando non è assistito da un Avvocato

 

Lo Trovate nel nostro Vademecum che potete scaricare cliccando qui VADEMECUM

F. Raccomandazioni

 

Raccomandazioni

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia  molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto, ad es:

Diritto dell'Unione Europea e norme CEDU

Diritto Costituzionale 

Diritto Civile

Diritto Commerciale

Diritto Amministrativo

Diritto Regionale

Diritto Tributario

Diritto Processuale

Norme che disciplinano la Programmazione Finanziaria e la
Contabilità di Stato e degli Enti Pubblici.
 

L'Associazione, tramite i suoi Siti, cerca di illustrare la materia agli espropriati, affinché possano comprendere e controllare ciò che avviene.


Si sconsiglia però agli espropriati di utilizzare i testi presenti sui nostri Siti senza il supporto di una persona competente che sappia prima sceglierli e poi coordinarli.
I testi contenuti nei Siti sono molto numerosi;
per avere un'idea, si consideri che, se fossero stampati, occuperebbero oltre 5.000 pagine.


Si consiglia invece agli espropriati di farsi sempre seguire da un professionista.

 

Di conseguenza è indispensabile rivolgersi ad un legale che coordini norme Italiane ed Europee:

QUINDI

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Se non avete un legale di vostra fiducia:

potete chiederci di verificare se e' disponibile un avvocato aderente all'Associazione.

 

NOTA. Si precisa che gli avvocati sono liberi professionisti e non hanno l’obbligo di accettare tutte le richieste di assistenza che pervengono; l’Associazione quindi può verificare la disponibilità, ma non può obbligarsi a segnalare un avvocato; l'espropriato avrà comunque una risposta, positiva o negativa, entro 48 ore dalla richiesta.

 

>

Se invece avete gia' un legale di vostra fiducia.

 

>

Se il vostro legale conosce a fondo la materia:

informatelo che, se vuole, può utilizzare, gratuitamente, tutta la documentazione dei Siti e, soprattutto, LA NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE CEDU IN ITALIANO, uno strumento unico da noi creato ed offerto gratuitamente a tutti gli espropriati.
Tutti i nostri strumenti sono elencati qui:
INDICE GENERALE DEI NOSTRI 5 SITI

>

Se il vostro legale non conosce a fondo la materia:

se il vostro legale non e' in grado di utilizzare proficuamente i nostri strumenti gratuiti, potete chiederci i testi "pronti all'uso", corrispondendo solo i diritti d'autore ai Giuristi che li hanno realizzati.

Per saperne di piu' cliccate qui:I TESTI "PRONTI ALL'USO"

 

 

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