Note al DPR 8 giugno 2001, n. 327, recante testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari  in materia di espropriazione per pubblica utilità

A.N.P.T.ES. Associazione Nazionale per la Tutela degli Espropriati

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 Gazzetta Ufficiale N. 17 del 22 Gennaio 2003

DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2002, n. 302

Modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita'.

 

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Visti gli articoli 14 e 16 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 325;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 326;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327;
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, ed il decreto legislativo
20 agosto 2002, n. 190;
Visto l'articolo 5, comma 4, della legge 10 agosto 2002, n. 166;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri,
adottata nella riunione dell'11 dicembre 2002;
Acquisito il parere della Conferenza unificata di cui
all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 20 dicembre 2002;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
E m a n a
il seguente decreto legislativo:

Art. 1.
1. Al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di espropriazione per pubblica utilita', approvato con
decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, sono
apportate le seguenti modificazioni:
a) all'articolo 1, il comma 3 e' soppresso;




b) l'articolo 3 e' sostituito dal seguente:
"Art. 3 (L) (Definizioni). - 1. Ai fini del presente testo unico:
a) per "espropriato", si intende il soggetto, pubblico o privato,
titolare del diritto espropriato;
b) per "autorita' espropriante", si intende, l'autorita'
amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il
relativo procedimento, ovvero il soggetto privato, al quale sia stato
attribuito tale potere, in base ad una norma;
c) per "beneficiario dell'espropriazione", si intende il
soggetto, pubblico o privato, in cui favore e' emesso il decreto di
esproprio;
d) per "promotore dell'espropriazione", si intende il soggetto,
pubblico o privato, che chiede l'espropriazione. (L)
2. Tutti gli atti della procedura espropriativa, ivi incluse le
comunicazioni ed il decreto di esproprio, sono disposti nei confronti
del soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali,
salvo che l'autorita' espropriante non abbia tempestiva notizia
dell'eventuale diverso proprietario effettivo. Nel caso in cui abbia
avuto notizia della pendenza della procedura espropriativa dopo la
comunicazione dell'indennita' provvisoria al soggetto che risulti
proprietario secondo i registri catastali, il proprietario effettivo
puo', nei trenta giorni successivi, concordare l'indennita' ai sensi
dell'articolo 45, comma 2. (L)
3. Colui che risulta proprietario secondo i registri catastali e
riceva la notificazione o comunicazione di atti del procedimento
espropriativo, ove non sia piu' proprietario e' tenuto di comunicarlo
all'amministrazione procedente entro trenta giorni dalla prima
notificazione, indicando altresi', ove ne sia a conoscenza, il nuovo
proprietario, o comunque fornendo copia degli atti in suo possesso
utili a ricostruire le vicende dell'immobile. (L)";




c) all'articolo 4:
 1 al comma 3, dopo le parole: "27 maggio 1929, n. 810," e'
inserita la seguente: "non"; dopo le parole: "essere espropriati se"
e' inserita la seguente: "non";
2) al comma 4, dopo le parole: "aperti al culto" e' inserita la
seguente: "non" dopo le parole: "essere espropriati" sono inserite le
seguenti: "se non";




d) l'articolo 5 e' sostituito dal seguente: (vedi ndr qui a destra)
"Art. 5 (L) (Ambito di applicazione nei confronti delle Regioni e
delle Province autonome di Trento e Bolzano). - 1. Le Regioni a
statuto ordinario esercitano la potesta' legislativa concorrente, in
ordine alle espropriazioni strumentali alle materie di propria
competenza, nel rispetto dei principi fondamentali della legislazione
statale nonche' dei principi generali dell'ordinamento giuridico
desumibili dalle disposizioni contenute nel testo unico. (L)
2. Le Regioni a statuto speciale, nonche' le Province autonome di
Trento e di Bolzano esercitano la propria potesta' legislativa in
materia di espropriazione per pubblica utilita' nel rispetto dei
rispettivi statuti e delle relative norme di attuazione, anche con
riferimento alle disposizioni del titolo V, parte seconda, della
Costituzione per le parti in cui prevedono forme di autonomia piu'
ampie rispetto a quelle gia' attribuite. (L)
3. Le disposizioni del testo unico operano direttamente nei
riguardi delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano
fino a quando esse non esercitano la propria potesta' legislativa in
materia, nel rispetto delle disposizioni di cui ai commi 1 e 2. La
Regione Trentino-Alto Adige e le Province autonome di Trento e
Bolzano adeguano la propria legislazione ai sensi degli articoli 4 e
8 dello statuto di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31
agosto 1972, n. 670, e dell'articolo 2 del decreto legislativo 16
marzo 1992, n. 266. (L)
4. Nell'ambito delle funzioni amministrative conferite dallo Stato
alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano ai sensi
delle leggi vigenti rientrano anche quelle concernenti i procedimenti
di espropriazione per pubblica utilita' e quelli concernenti la
materiale acquisizione delle aree. (L)";




e) l'articolo 6 e' sostituito dal seguente:
"Art. 6 (L) (Regole generali sulla competenza). - 1. L'autorita'
competente alla realizzazione di un'opera pubblica o di pubblica
utilita' e' anche competente all'emanazione degli atti del
procedimento espropriativo che si renda necessario. (L)
2. Le amministrazioni statali, le Regioni, le Province, i Comuni e
gli altri enti pubblici individuano ed organizzano l'ufficio per le
espropriazioni, ovvero attribuiscono i relativi poteri ad un ufficio
gia' esistente. (L)
3. Le Regioni a statuto speciale o a statuto ordinario e le
Province autonome di Trento e di Bolzano emanano tutti gli atti dei
procedimenti espropriativi strumentali alla cura degli interessi da
esse gestiti, anche nel caso di delega di funzioni statali. (L)
4. Gli enti locali possono istituire un ufficio comune per le
espropriazioni e possono costituirsi in consorzio o in un'altra forma
associativa prevista dalla legge. (L)
5. All'ufficio per le espropriazioni e' preposto un dirigente o, in
sua mancanza, il dipendente con la qualifica piu' elevata. (L)
6. Per ciascun procedimento, e' designato un responsabile che
dirige, coordina e cura tutte le operazioni e gli atti del
procedimento, anche avvalendosi dell'ausilio di tecnici. (L)
7. Il dirigente dell'ufficio per le espropriazioni emana ogni
provvedimento conclusivo del procedimento o di singole fasi di esso,
anche se non predisposto dal responsabile del procedimento. (L)
8. Se l'opera pubblica o di pubblica utilita' va realizzata da un
concessionario o contraente generale, l'amministrazione titolare del
potere espropriativo puo' delegare, in tutto o in parte, l'esercizio
dei propri poteri espropriativi, determinando chiaramente l'ambito
della delega nella concessione o nell'atto di affidamento, i cui
estremi vanno specificati in ogni atto del procedimento
espropriativo. A questo scopo i soggetti privati cui sono attribuiti
per legge o per delega poteri espropriativi, possono avvalersi di
societa' controllata. I soggetti privati possono altresi' avvalersi
di societa' di servizi ai fini delle attivita' preparatorie. (L)
9. Per le espropriazioni finalizzate alla realizzazione di opere
private, l'autorita' espropriante e' l'Ente che emana il
provvedimento dal quale deriva la dichiarazione di pubblica utilita'.
(L)";





f) all'articolo 9:
1) al comma 3, dopo la parola: "approvato", le parole: "dal
Consiglio dei Ministri nella riunione del 24 maggio 2001" sono
sostituite dalle seguenti: "con decreto del Presidente della
Repubblica 6 giugno 2001, n. 380";
2) al comma 5 dopo la parola: "disporre" sono inserite le
seguenti: "o autorizzare";
3) al comma 6 le parole: "comma 6" sono sostituite dalle
seguenti: "comma 5";





g) l'articolo 10 e' sostituito dal seguente:
"Art. 10 (L) (Vincoli derivanti da atti diversi dai piani
urbanistici generali). - 1. Se la realizzazione di un'opera pubblica
o di pubblica utilita' non e' prevista dal piano urbanistico
generale, il vincolo preordinato all'esproprio puo' essere disposto,
ove espressamente se ne dia atto, su richiesta dell'interessato ai
sensi dell'articolo 14, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241,
ovvero su iniziativa dell'amministrazione competente all'approvazione
del progetto, mediante una conferenza di servizi, un accordo di
programma, una intesa ovvero un altro atto, anche di natura
territoriale, che in base alla legislazione vigente comporti la
variante al piano urbanistico. (L)
2. Il vincolo puo' essere altresi' disposto, dandosene
espressamente atto, con il ricorso alla variante semplificata al
piano urbanistico da realizzare, anche su richiesta dell'interessato,
con le modalita' e secondo le procedure di cui all'articolo 19, commi
2 e seguenti. (L)
3. Per le opere per le quali sia gia' intervenuto, in conformita'
alla normativa vigente, uno dei provvedimenti di cui ai commi 1 e 2
prima della data di entrata in vigore del presente testo unico, il
vincolo si intende apposto, anche qualora non ne sia stato dato
esplicitamente atto. (L)";





h) l'articolo 11 e' sostituito dal seguente:
"Art. 11 (L) (La partecipazione degli interessati). - 1. Al
proprietario, del bene sul quale si intende apporre il vincolo
preordinato all'esproprio, va inviato l'avviso dell'avvio del
procedimento:
a) nel caso di adozione di una variante al piano regolatore per
la realizzazione di una singola opera pubblica, almeno venti giorni
prima della delibera del consiglio comunale;
b) nei casi previsti dall'articolo 10, comma 1, almeno venti
giorni prima dell'emanazione dell'atto se cio' risulti compatibile
con le esigenze di celerita' del procedimento. (L)
2. L'avviso di avvio del procedimento e' comunicato personalmente
agli interessati alle singole opere previste dal piano o dal
progetto. Allorche' il numero dei destinatari sia superiore a 50, la
comunicazione e' effettuata mediante pubblico avviso, da affiggere
all'albo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili
da assoggettare al vincolo, nonche' su uno o piu' quotidiani a
diffusione nazionale e locale e, ove istituito, sul sito informatico
della Regione o Provincia autonoma nel cui territorio ricadono gli
immobili da assoggettare al vincolo. L'avviso deve precisare dove e
con quali modalita' puo' essere consultato il piano o il progetto.
Gli interessati possono formulare entro i successivi trenta giorni
osservazioni che vengono valutate dall'autorita' espropriante ai fini
delle definitive determinazioni. (L)
3. La disposizione di cui al comma 2 non si applica ai fini
dell'approvazione del progetto preliminare delle infrastrutture e
degli insediamenti produttivi ricompresi nei programmi attuativi
dell'articolo 1, comma 1, della legge 21 dicembre 2001, n. 443. (L)
4. Ai fini dell'avviso dell'avvio del procedimento delle conferenze
di servizi in materia di lavori pubblici, si osservano le forme
previste dal decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre
1999, n. 554. (L)
5. Salvo quanto previsto dal comma 2, restano in vigore le
disposizioni vigenti che regolano le modalita' di partecipazione del
proprietario dell'area e di altri interessati nelle fasi di adozione
e di approvazione degli strumenti urbanistici. (L);





i) l'articolo 12 e' sostituito dal seguente:
"Art. 12 (L) (Gli atti che comportano la dichiarazione di pubblica
utilita). - 1. La dichiarazione di pubblica utilita' si intende
disposta:
a) quando l'autorita' espropriante approva a tale fine il
progetto definitivo dell'opera pubblica o di pubblica utilita',
ovvero quando sono approvati il piano particolareggiato, il piano di
lottizzazione, il piano di recupero, il piano di ricostruzione, il
piano delle aree da destinare a insediamenti produttivi, ovvero
quando e' approvato il piano di zona;
b) in ogni caso, quando in base alla normativa vigente equivale a
dichiarazione di pubblica utilita' l'approvazione di uno strumento
urbanistico, anche di settore o attuativo, la definizione di una
conferenza di servizi o il perfezionamento di un accordo di
programma, ovvero il rilascio di una concessione, di una
autorizzazione o di un atto avente effetti equivalenti. (L)
2. Le varianti derivanti dalle prescrizioni della conferenza di
servizi, dell'accordo di programma o di altro atto di cui
all'articolo 10, nonche' le successive varianti in corso d'opera,
qualora queste ultime non comportino variazioni di tracciato al di
fuori delle zone di rispetto previste ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 753, nonche' ai sensi
del decreto ministeriale 1 aprile 1968, sono approvate dall'autorita'
espropriante ai fini della dichiarazione di pubblica utilita' e non
richiedono nuova apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.
(L)
3. Qualora non sia stato apposto il vincolo preordinato
all'esproprio la dichiarazione di pubblica utilita' diventa efficace
al momento di tale apposizione a norma degli articoli 9 e 10. (L)";





l) all'articolo 13:
1) al comma 3 la parola: "eseguito" e' sostituita dalla
seguente: "emanato";
2) al comma 4 la parola: "eseguito" e' sostituita dalla
seguente: "emanato";





m) l'articolo 14 e' sostituito dal seguente:
"Art. 14 (L) (Istituzione degli elenchi degli atti che dichiarano
la pubblica utilita). - 1. L'autorita' che emana uno degli atti
previsti dall'articolo 12, comma 1, ovvero esegue un decreto di
espropriazione, ne trasmette una copia al Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, per le opere di competenza statale, e
al presidente della Regione, per le opere di competenza regionale.
(L)
2. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
ovvero del presidente della Regione, rispettivamente per le opere di
competenza statale o regionale, sono indicati gli uffici competenti
all'aggiornamento degli elenchi degli atti da cui deriva la
dichiarazione di pubblica utilita' ovvero con cui e' disposta
l'espropriazione, distinti in relazione alle diverse amministrazioni
che li hanno adottati; nello stesso decreto puo' prevedersi che i
medesimi o altri uffici possano dare indicazioni operative alle
autorita' esproprianti per la corretta applicazione del presente
testo unico. (L)
3. L'autorita' espropriante comunica all'ufficio di cui al comma 2:
a) quale sia lo stato del procedimento d'esproprio, almeno sei
mesi e non oltre tre mesi prima della data di scadenza degli effetti
della dichiarazione di pubblica utilita';
b) se sia stato eseguito entro il prescritto termine il decreto
d'esproprio ovvero se il medesimo termine sia inutilmente scaduto;
c) se siano stati impugnati gli atti di adozione e di
approvazione del piano urbanistico generale, l'atto che dichiara la
pubblica utilita' dell'opera o il decreto di esproprio. (L)";





n) l'articolo 15 e' sostituito dal seguente:
"Art. 15 (L) (Disposizioni sulla redazione del progetto). - 1. Per
le operazioni planimetriche e le altre operazioni preparatorie
necessarie per la redazione dello strumento urbanistico generale, di
una sua variante o di un atto avente efficacia equivalente nonche'
per l'attuazione delle previsioni urbanistiche e per la progettazione
di opere pubbliche e di pubblica utilita', i tecnici incaricati,
anche privati, possono essere autorizzati ad introdursi nell'area
interessata. (L)
2. Chiunque chieda il rilascio della autorizzazione deve darne
notizia, mediante atto notificato con le forme degli atti processuali
civili o lettera raccomandata con avviso di ricevimento, al
proprietario del bene, nonche' al suo possessore, se risulti
conosciuto. L'autorita' espropriante tiene conto delle eventuali
osservazioni, formulate dal proprietario o dal possessore entro sette
giorni dalla relativa notifica o comunicazione, e puo' accogliere la
richiesta solo se risultano trascorsi almeno ulteriori dieci giorni
dalla data in cui e' stata notificata o comunicata la richiesta di
introdursi nella altrui proprieta'. (L)
3. L'autorizzazione indica i nomi delle persone che possono
introdursi nell'altrui proprieta' ed e' notificata o comunicata
mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento almeno sette
giorni prima dell'inizio delle operazioni. (L)
4. Il proprietario e il possessore del bene possono assistere alle
operazioni, anche mediante persone di loro fiducia. (L)
5. L'autorizzazione di cui al comma 1 si estende alle ricerche
archeologiche, alla bonifica da ordigni bellici e alla bonifica dei
siti inquinati. Le ricerche archeologiche sono compiute sotto la
vigilanza delle competenti soprintendenze, che curano la tempestiva
programmazione delle ricerche ed il rispetto della medesima, allo
scopo di evitare ogni ritardo all'avvio delle opere (L)";





o) l'articolo 16 e' sostituito dal seguente:
"Art.16 (L) (Le modalita' che precedono l'approvazione del progetto
definitivo). - 1. Il soggetto, anche privato, diverso da quello
titolare del potere di approvazione del progetto di un'opera pubblica
o di pubblica utilita', puo' promuovere l'adozione dell'atto che
dichiara la pubblica utilita' dell'opera. A tale fine, egli deposita
pressa l'ufficio per le espropriazioni il progetto dell'opera,
unitamente ai documenti ritenuti rilevanti e ad una relazione
sommaria, la quale indichi la natura e lo scopo delle opere da
eseguire, nonche' agli eventuali nulla osta, alle autorizzazioni o
agli altri atti di assenso, previsti dalla normativa vigente. (L)
2. In ogni caso, lo schema dell'atto di approvazione del progetto
deve richiamare gli elaborati contenenti la descrizione dei terreni e
degli edifici di cui e' prevista l'espropriazione, con l'indicazione
dell'estensione e dei confini, nonche', possibilmente, dei dati
identificativi catastali e con il nome ed il cognome dei proprietari
iscritti nei registri catastali. (L)
3. L'autorizzazione rilasciata ai sensi dell'articolo 15 consente
anche l'effettuazione delle operazioni previste dal comma 2. (L)
4. Al proprietario dell'area ove e' prevista la realizzazione
dell'opera e' inviato l'avviso dell'avvio del procedimento e del
deposito degli atti di cui al comma 1, con l'indicazione del
nominativo del responsabile del procedimento. (L)
5. Allorche' il numero dei destinatari sia superiore a 50 si
osservano le forme di cui all'articolo 11, comma 2. (L)
6. Ai fini dell'approvazione del progetto definitivo degli
interventi di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443, l'avviso di
avvio del procedimento di dichiarazione di pubblica utilita' e'
comunicato con le modalita' di cui all'articolo 4, comma 2, del
decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190. (L)
7. Se la comunicazione prevista dal comma 4 non ha luogo per
irreperibilita' o assenza del proprietario risultante dai registri
catastali, il progetto puo' essere ugualmente approvato. (L)
8. Se risulta la morte del proprietario iscritto nei registri
catastali e non risulta il proprietario attuale, la comunicazione di
cui al comma 4 e' sostituita da un avviso, affisso per venti giorni
consecutivi all'albo pretorio dei comuni interessati e da un avviso
pubblicato su uno o piu' quotidiani a diffusione nazionale e locale.
(L)
9. L'autorita' espropriante non e' tenuta a dare alcuna
comunicazione a chi non risulti proprietario del bene. (L)
10. Il proprietario e ogni altro interessato possono formulare
osservazioni al responsabile del procedimento, nel termine perentorio
di trenta giorni dalla comunicazione o dalla pubblicazione
dell'avviso. (L)
11. Nei casi previsti dall'articolo 12, comma 1, il proprietario
dell'area, nel formulare le proprie osservazioni, puo' chiedere che
l'espropriazione riguardi anche le frazioni residue dei suoi beni che
non siano state prese in considerazione, qualora per esse risulti una
disagevole utilizzazione ovvero siano necessari considerevoli lavori
per disporne una agevole utilizzazione. (L)
12. L'autorita' espropriante si pronuncia sulle osservazioni, con
atto motivato. Se l'accoglimento in tutto o in parte delle
osservazioni comporta la modifica dello schema del progetto con
pregiudizio di un altro proprietario che non abbia presentato
osservazioni, sono ripetute nei suoi confronti le comunicazioni
previste dal comma 4. (L)
13. Se le osservazioni riguardano solo una parte agevolmente
separabile dell'opera, l'autorita' espropriante puo' approvare per la
restante parte il progetto, in attesa delle determinazioni sulle
osservazioni. (L)
14. Qualora nel corso dei lavori si manifesti la necessita' o
l'opportunita' di espropriare altri terreni o altri edifici, attigui
a quelli gia' espropriati, con atto motivato autorita' espropriante
integra il provvedimento con cui e' stato approvato il progetto ai
fini della dichiarazione di pubblica utilita'. Si applicano le
disposizioni dei precedenti commi. (L)";





p) l'articolo 17 e' sostituito dal seguente:
"Art. 17 (L) (L'approvazione del progetto definitivo). - 1. Il
provvedimento che approva il progetto definitivo, ai fini della
dichiarazione di pubblica utilita', indica gli estremi degli atti da
cui e' sorto il vincolo preordinato all'esproprio. (L)
2. Mediante raccomandata con avviso di ricevimento o altra forma di
comunicazione equipollente al proprietario e' data notizia della data
in cui e' diventato efficace l'atto che ha approvato il progetto
definitivo e della facolta' di prendere visione della relativa
documentazione. Al proprietario e' contestualmente comunicato che
puo' fornire ogni utile elemento per determinare il valore da
attribuire all'area ai fini della liquidazione della indennita' di
esproprio. (L)";





q) l'articolo 19 e' sostituito dal seguente:
"Art. 19 (L) (L'approvazione del progetto). - 1. Quando l'opera
da realizzare non risulta conforme alle previsioni urbanistiche, la
variante al piano regolatore puo' essere disposta con le forme di cui
all'articolo 10, comma 1, ovvero con le modalita' di cui ai commi
seguenti. (L)
2. L'approvazione del progetto preliminare o definitivo da parte
del consiglio comunale, costituisce adozione della variante allo
strumento urbanistico. (L)
3. Se l'opera non e' di competenza comunale, l'atto di approvazione
del progetto preliminare o definitivo da parte della autorita'
competente e' trasmesso al consiglio comunale, che puo' disporre
l'adozione della corrispondente variante allo strumento urbanistico.
(L)
4. Nei casi previsti dai commi 2 e 3, se la Regione o l'ente da
questa delegato all'approvazione del piano urbanistico comunale non
manifesta il proprio dissenso entro il termine di novanta giorni,
decorrente dalla ricezione della delibera del consiglio comunale e
della relativa completa documentazione, si intende approvata la
determinazione del consiglio comunale, che in una successiva seduta
ne dispone l'efficacia. (L)";





r) l'articolo 20 e' sostituito dal seguente:    (vedi ndr qui a destra)
"Art. 20 (L) (La determinazione provvisoria dell'indennita' di
espropriazione). - 1. Divenuto efficace l'atto che dichiara la
pubblica utilita', entro i successivi trenta giorni il promotore
dell'espropriazione compila l'elenco dei beni da espropriare, con una
descrizione sommaria, e dei relativi proprietari, ed indica le somme
che offre per le loro espropriazioni. L'elenco va notificato a
ciascun proprietario, nella parte che lo riguarda, con le forme degli
atti processuali civili. Gli interessati nei successivi trenta giorni
possono presentare osservazioni scritte e depositare documenti. (L)
2. Ove lo ritenga opportuno in considerazione dei dati acquisiti e
compatibile con le esigenze di celerita' del procedimento,
l'autorita' espropriante invita il proprietario e, se del caso, il
beneficiario dell'espropriazione a precisare, entro un termine non
superiore a venti giorni ed eventualmente anche in base ad una
relazione esplicativa, quale sia il valore da attribuire all'area ai
fini della determinazione della indennita' di esproprio. (L)
3. Valutate le osservazioni degli interessati, l'autorita'
espropriante, anche avvalendosi degli uffici degli enti locali,
dell'ufficio tecnico erariale o della commissione provinciale
prevista dall'articolo 41, che intenda consultare, prima di emanare
il decreto di esproprio accerta il valore dell'area e determina in
via provvisoria la misura della indennita' di espropriazione. (L)
4. L'atto che determina in via provvisoria la misura della
indennita' di espropriazione e' notificato al proprietario con le
forme degli atti processuali civili e al beneficiario dell'esproprio,
se diverso dall'autorita' procedente. (L)
5. Nei trenta giorni successivi alla notificazione, il proprietario
puo' comunicare all'autorita' espropriante che condivide la
determinazione della indennita' di espropriazione. La relativa
dichiarazione e' irrevocabile. (L)
6. Qualora abbia condiviso la determinazione dell'indennita' di
espropriazione, il proprietario e' tenuto a consentire all'autorita'
espropriante che ne faccia richiesta l'immissione nel possesso. In
tal caso, il proprietario ha diritto a ricevere un acconto dell'80
per cento dell'indennita', previa autocertificazione, attestante la
piena e libera proprieta' del bene. Dalla data dell'immissione in
possesso il proprietario ha altresi' diritto agli interessi nella
misura del tasso legale sulla indennita', sino al momento del
pagamento dell'eventuale acconto e del saldo. In caso di opposizione
all'immissione in possesso l'autorita' espropriante puo' procedervi
egualmente con la presenza di due testimoni. (L)
7. Il proprietario puo' limitarsi a designare un tecnico di propria
fiducia, al fine dell'applicazione dell'articolo 21, comma 2. (L)
8. Qualora abbia condiviso la determinazione della indennita' di
espropriazione e abbia dichiarato l'assenza di diritti di terzi sul
bene il proprietario e' tenuto a depositare nel termine di sessanta
giorni, decorrenti dalla comunicazione di cui al comma 5, la
documentazione comprovante, anche mediante attestazione notarile, la
piena e libera proprieta' del bene. In tal caso l'intera indennita',
ovvero il saldo di quella gia' corrisposta a titolo di acconto, e'
corrisposta entro il termine dei successivi sessanta giorni. Decorso
tale termine, al proprietario sono dovuti gli interessi, nella misura
del tasso legale anche ove non sia avvenuta la immissione in
possesso. (L)
9. Il beneficiario dell'esproprio ed il proprietario stipulano
l'atto di cessione del bene qualora sia stata condivisa la
determinazione della indennita' di espropriazione e sia stata
depositata la documentazione attestante la piena e libera proprieta'
del bene. Nel caso in cui il proprietario percepisca la somma e si
rifiuti di stipulare l'atto di cessione del bene, puo' essere emesso
senza altre formalita' il decreto di esproprio, che da' atto di tali
circostanze, e puo' esservi l'immissione in possesso, salve le
conseguenze risarcitorie dell'ingiustificato rifiuto di addivenire
alla stipula.
10. L'atto di cessione volontaria e' trasmesso per la trascrizione,
entro quindici giorni presso l'ufficio dei registri immobiliari, a
cura e a spese dell'acquirente. (L)
11. Dopo aver corrisposto l'importo concordato, l'autorita'
espropriante, in alternativa alla cessione volontaria, puo'
procedere, anche su richiesta del promotore dell'espropriazione, alla
emissione e all'esecuzione del decreto di esproprio. (L)
12. L'autorita' espropriante, anche su richiesta del promotore
dell'espropriazione, puo' altresi' emettere ed eseguire il decreto di
esproprio, dopo aver ordinato il deposito dell'indennita' condivisa
presso la Cassa depositi e prestiti qualora il proprietario abbia
condiviso la indennita' senza dichiarare l'assenza di diritti di
terzi sul bene, ovvero qualora non effettui il deposito della
documentazione di cui al comma 8 nel termine ivi previsto ovvero
ancora non si presti a ricevere la somma spettante. (L)
13. Al proprietario che abbia condiviso l'indennita' offerta spetta
l'importo di cui all'articolo 45, comma 2, anche nel caso in cui
l'autorita' espropriante abbia emesso il decreto di espropriazione ai
sensi dei commi 10 e 11. (L)
14. Decorsi inutilmente trenta giorni dalla notificazione di cui al
comma 4, si intende non concordata la determinazione dell'indennita'
di espropriazione. L'autorita' espropriante dispone il deposito,
entro trenta giorni, presso la Cassa depositi e prestiti, della somma
ridotta del quaranta per cento se l'area e' edificabile, ovvero senza
le maggiorazioni di cui all'articolo 45 se l'area non e' edificabile.
Effettuato il deposito, l'autorita' espropriante puo' emettere ed
eseguire il decreto d'esproprio. (L)
15. Qualora l'efficacia della pubblica utilita' derivi
dall'approvazione di piani urbanistici esecutivi, i termini per gli
adempimenti di cui al comma 1 del presente articolo decorrono dalla
data di inserimento degli immobili da espropriare nel programma di
attuazione dei piani stessi. (L)";





s) l'articolo 21 e' sostituito dal seguente:
"Art. 21 (L) (Procedimento di determinazione definitiva
dell'indennita' di espropriazione). - 1. L'autorita' espropriante
forma l'elenco dei proprietari che non hanno concordato la
determinazione della indennita' di espropriazione. (L)
2. Se manca l'accordo sulla determinazione dell'indennita' di
espropriazione, l'autorita' espropriante invita il proprietario
interessato, con atto notificato a mezzo di ufficiale giudiziario, a
comunicare entro i successivi venti giorni se intenda avvalersi, per
la determinazione dell'indennita', del procedimento previsto nei
seguenti commi e, in caso affermativo, designare un tecnico di
propria fiducia. (L)
3. Nel caso di comunicazione positiva del proprietario, l'autorita'
espropriante nomina due tecnici, tra cui quello eventualmente gia'
designato dal proprietario, e fissa il termine entro il quale va
presentata la relazione da cui si evinca la stima del bene. Il
termine non puo' essere superiore a novanta giorni, decorrente dalla
data in cui e' nominato il tecnico di cui al comma 4, ma e'
prorogabile per effettive e comprovate difficolta'. (L)
4. Il presidente del tribunale civile, nella cui circoscrizione si
trova il bene da stimare, nomina il terzo tecnico, su istanza di chi
vi abbia interesse. (L)
5. Il presidente del tribunale civile sceglie il terzo tecnico tra
i professori universitari, anche associati, di estimo, ovvero tra
coloro che risultano inseriti nell'albo dei periti o dei consulenti
tecnici del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il
bene. (L)
6. Le spese per la nomina dei tecnici: a) sono liquidate
dall'autorita' espropriante, in base alle tariffe professionali; b)
sono poste a carico del proprietario se la stima e' inferiore alla
somma determinata in via provvisoria, sono divise per meta' tra il
beneficiario dell'esproprio e l'espropriato se la differenza con la
somma determinata in via provvisoria non supera in aumento il decimo
e, negli altri casi, sono poste a carico del beneficiario
dell'esproprio. (L)
7. I tecnici comunicano agli interessati il luogo, la data e l'ora
delle operazioni, mediante lettera raccomandata con avviso di
ricevimento o strumento telematico, almeno sette giorni prima della
data stabilita. (L)
8. Gli interessati possono assistere alle operazioni anche tramite
persone di loro fiducia, formulare osservazioni orali e presentare
memorie scritte e documenti, di cui i tecnici tengono conto. (L)
9. L'opposizione contro la nomina dei tecnici non impedisce o
ritarda le operazioni, salvo il diritto di contestare in sede
giurisdizionale la nomina e le operazioni peritali. (L)
10. La relazione dei tecnici e' depositata presso l'autorita'
espropriante, che ne da' notizia agli interessati mediante lettera
raccomandata con avviso di ricevimento, avvertendoli che possono
prenderne visione ed estrarne copia entro i successivi trenta giorni.
(L)
11. In caso di dissenso di uno dei tecnici, la relazione e'
adottata a maggioranza. (L)
12. Ove l'interessato accetti in modo espresso l'indennita'
risultante dalla relazione, l'autorita' espropriante autorizza il
pagamento o il deposito della eventuale parte di indennita' non
depositata; il proprietario incassa la indennita' depositata a norma
dell'articolo 26. Ove non sia stata manifestata accettazione espressa
entro trenta giorni dalla scadenza del termine di cui al comma 10,
l'autorita' espropriante ordina il deposito presso la Cassa depositi
e prestiti dell'eventuale maggior importo della indennita'. (L)
13. Il proprietario ha il diritto di chiedere che la somma
depositata o da depositare sia impiegata in titoli del debito
pubblico. (L)
14. Salve le disposizioni del testo unico, si applicano le norme
del codice di procedura civile per quanto riguarda le operazioni
peritali e le relative relazioni. (L)
15. Qualora il proprietario non abbia dato la tempestiva
comunicazione di cui al comma 2, l'autorita' espropriante chiede la
determinazione dell'indennita' alla commissione prevista
dall'articolo 41 che provvede entro novanta giorni dalla richiesta.
(L)
16. La relazione della commissione e' depositata e comunicata
secondo le previsioni del comma 10 e si procede a norma del comma 12.
(L)";





t) l'articolo 22 e' sostituito dal seguente:
"Art. 22 (L) (Determinazione urgente dell'indennita' provvisoria).
- 1. Qualora l'avvio dei lavori rivesta carattere di urgenza, tale da
non consentire l'applicazione delle disposizioni dell'articolo 20, il
decreto di esproprio puo' essere emanato ed eseguito in base alla
determinazione urgente della indennita' di espropriazione, senza
particolari indagini o formalita'. Nel decreto si da' atto della
determinazione urgente dell'indennita' e si invita il proprietario,
nei trenta giorni successivi alla immissione in possesso, a
comunicare se la condivide. (L)
2. Il decreto di esproprio puo' altresi' essere emanato ed eseguito
in base alla determinazione urgente della indennita' di
espropriazione senza particolari indagini o formalita', nei seguenti
casi:
a) per gli interventi di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443;
b) allorche' il numero dei destinatari della procedura
espropriativa sia superiore a 50. (L)
3. Ricevuta dall'espropriato la comunicazione di cui al comma 1 e
la documentazione comprovante la piena e libera disponibilita' del
bene, l'autorita' espropriante dispone il pagamento dell'indennita'
di espropriazione nel termine di sessanta giorni, senza applicare la
riduzione del quaranta per cento di cui all'articolo 37, comma 1.
Decorso tale termine al proprietario sono dovuti gli interessi nella
misura del tasso legale. (L)
4. Se non condivide la determinazione della misura della indennita'
di espropriazione, entro il termine previsto dal comma 1
l'espropriato puo' chiedere la nomina dei tecnici, ai sensi
dell'articolo 21 e, se non condivide la relazione finale, puo'
proporre l'opposizione alla stima. (L)
5. In assenza della istanza dei proprietario, l'autorita'
espropriante chiede la determinazione dell'indennita' alla
commissione provinciale prevista dall'articolo 41, che provvede entro
il termine di trenta giorni, e da' comunicazione della medesima
determinazione al proprietario, con avviso notificato con le forme
degli atti processuali civili. (L)";





u) dopo l'articolo 22 e' inserito il seguente  (vedi ndr qui a destra)
"Art. 22-bis (L) (Occupazione d'urgenza preordinata
all'occupazione). - 1. Qualora l'avvio dei lavori rivesta carattere
di particolare urgenza, tale da non consentire, in relazione alla
particolare natura delle opere, l'applicazione delle disposizioni di
cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 20, puo' essere emanato, senza
particolari indagini e formalita', decreto motivato che determina in
via provvisoria l'indennita' di espropriazione, e che dispone anche
l'occupazione anticipata dei beni immobili necessari. Il decreto
contiene l'elenco dei beni da espropriare e dei relativi proprietari,
indica i beni da occupare e determina l'indennita' da offrire in via
provvisoria. Il decreto e' notificato con le modalita' di cui al
comma 4 e seguenti dell'articolo 20 con l'avvertenza che il
proprietario, nei trenta giorni successivi alla immissione in
possesso, puo', nel caso non condivida l'indennita' offerta,
presentare osservazioni scritte e depositare documenti. (L)
2. Il decreto di cui al comma 1, puo' altresi' essere emanato ed
eseguito in base alla determinazione urgente della indennita' di
espropriazione senza particolari indagini o formalita', nei seguenti
casi:
a) per gli interventi di cui alla legge 21 dicembre 2001, n. 443;
b) allorche' il numero dei destinatari della procedura
espropriativa sia superiore a 50. (L)
3. Al proprietario che abbia condiviso la determinazione
dell'indennita' e' riconosciuto l'acconto dell'80% con le modalita'
di cui al comma 6, dell'articolo 20. (L)
4. L'esecuzione del decreto di cui al comma 1, ai fini
dell'immissione in possesso, e' effettuata con le medesime modalita'
di cui all'articolo 24 e deve aver luogo entro il termine perentorio
di tre mesi dalla data di emanazione del decreto medesimo. (L)
5. Per il periodo intercorrente tra la data di immissione in
possesso e la data di corresponsione dell'indennita' di
espropriazione o del corrispettivo, stabilito per l'atto di cessione
volontaria e' dovuta l'indennita' di occupazione, da computare ai
sensi dell'articolo 50, comma 1. (L)
6. Il decreto che dispone l'occupazione ai sensi del comma 1 perde
efficacia qualora non venga emanato il decreto di esproprio nel
termine di cui all'articolo 13. (L)";





v) all'articolo 23,
comma 1, dopo la lettera e) e' inserita la seguente:
"e-bis) da' atto degli estremi del decreto emanato ai sensi
dell'articolo 22-bis e del relativo stato di esecuzione";





z) all'articolo 26:                              (vedi ndr qui a destra)
1) dopo il comma 1, e' inserito il seguente:
"1-bis. L'autorita' espropriante ordina il pagamento diretto
dell'indennita' al proprietario nei casi di cui all'articolo 20,
comma 7. (R)";
2) al comma 2, la parola: "ordina" e' sostituita dalle
seguenti: "puo' ordinare altresi'";





aa) all'articolo 27:
1) alla rubrica dopo le parole: "perizia di stima" sono
aggiunte le seguenti: "dei tecnici o della Commissione provinciale";
2) al comma 1, dopo le parole: "dai tecnici" sono aggiunte le
seguenti: "ovvero della Commissione provinciale";





bb) all'articolo 34:
1) al comma 2, la parola: "accordo" e' sostituita dalla
seguente: "atto";





cc) all'articolo 35:
1) al comma 4, dopo la parola: "Ministro" sono inserite le
seguenti: "dell'economia e";





dd) all'articolo 36:
1) al comma 1, dopo le parole: "comunque denominata" sono
inserite le seguenti: "nonche' nell'ambito dei piani di insediamenti
produttivi di iniziativa pubblica,";
2) dopo il comma 1, e' aggiunto il seguente:
"1-bis. E' fatto salvo il disposto dell'articolo 27, comma 5, della
legge 1 agosto 2002, n. 166";





ee) all'articolo 37:                          (vedi ndr qui a destra)
1) al comma 5, le parole: "dei lavori pubblici" sono sostituite
dalle seguenti: "delle infrastrutture e trasporti";
2) al comma 9, dopo le parole: "coltivatore diretto" e'
inserita la seguente: "anche";





ff) all'articolo 38:
1) al comma 2, dopo le parole: "la costruzione" sono inserite
le seguenti: "ovvero parte di essa"; dopo le parole: "articolo 37"
sono aggiunte le seguenti: "ovvero tenendo conto della sola parte
della costruzione realizzata legittimamente.";
2) dopo il comma 2 e' aggiunto il seguente:
"2-bis. Ove sia pendente una procedura finalizzata alla sanatoria
della costruzione, l'autorita' espropriante, sentito il comune,
accerta la sanabilita' ai soli fini della corresponsione delle
indennita'. (L)";





gg) all'articolo 40:
1) al comma 1, dopo la parola: "indennita'" e' inserita la
seguente: "definitiva";
2) il comma 3 e' sostituito dal seguente:
"3. Per l'offerta da formulare ai sensi dell'articolo 20, comma 1,
e per la determinazione dell'indennita' provvisoria, si applica il
criterio del valore agricolo medio di cui all'articolo 41, comma 4,
corrispondente al tipo di coltura in atto nell'area da espropriare.";





hh) all'articolo 41:
1) alla rubrica sostituire le parole: "del valore agricolo" con
le seguenti: "dell'indennita' definitiva";





ii) all'articolo 42:
1) al comma 2, le parole: "pari a quella spettante al
proprietario" sono sostituite dalle seguenti: "determinata ai sensi
dell'articolo 40, comma 4,";





ll) all'articolo 43:
1) dopo il comma 6, e' aggiunto il seguente:
"6-bis. Ai sensi dell'articolo 3 della legge 1 agosto 2002, n. 166,
l'autorita' espropriante puo' procedere, ai sensi dei commi
precedenti, disponendo, con oneri di esproprio a carico dei soggetti
beneficiari, l'eventuale acquisizione del diritto di servitu' al
patrimonio di soggetti, privati o pubblici, titolari di concessioni,
autorizzazioni o licenze o che svolgono, anche in base alla legge,
servizi di interesse pubblico nei settori dei trasporti,
telecomunicazioni, acqua, energia. (L)";





mm) all'articolo 45:                                  (vedi ndr qui a destra)
1) al comma 1, la parola: "concludere" e' sostituita dalla
seguente: "stipulare" e le parole: "un accordo" dalle seguenti:
"l'atto";
2) al comma 2 la parola: "accordo" e' sostituita dalla
seguente: "atto" e alla lettera b), dopo le parole: "venale del bene"
sono inserite le seguenti: "ai sensi dell'articolo 38". Alla lettera
c), dopo le parole: "articolo 40" le parole: "commi 1 e 2" sono
sostituite dalle seguenti: "comma 2-bis". Alla lettera d), dopo le
parole: "articolo 40" le parole: "comma 1" sono sostituite dalle
seguenti: "comma 2-bis. In tale caso non compete l'indennita'
aggiuntiva di cui all'articolo 40, comma 4.";





 nn) l'articolo 46 e' sostituito dal seguente:
Art. 46 (L) (La retrocessione totale). - 1. Se l'opera pubblica o
di pubblica utilita' non e' stata realizzata o cominciata entro il
termine di dieci anni, decorrente dalla data in cui e' stato eseguito
il decreto di esproprio, ovvero se risulta anche in epoca anteriore
l'impossibilita' della sua esecuzione, l'espropriato puo' chiedere
che sia accertata la decadenza della dichiarazione di pubblica
utilita' e che siano disposti la restituzione del bene espropriato e
il pagamento di una somma a titolo di indennita'. (L)
2. Dal rilascio del provvedimento di autorizzazione paesistica e
sino all'inizio dei lavori decorre il termine di validita' di cinque
anni previsto dall'articolo 16 del regio decreto 3 giugno 1940, n.
1357, dell'autorizzazione stessa. Qualora i lavori siano iniziati nel
quinquennio, l'autorizzazione si considera valida per tutta la durata
degli stessi. (L)";





oo) all'articolo 54:
1) al comma 1, dopo le parole: "fatta dai tecnici" sono
inserite le seguenti: "o dalla Commissione provinciale";





pp) all'articolo 55:
1) al comma 1, sono soppresse le parole: "o dichiarativo della
pubblica utilita'"; dopo le parole: "dall'articolo" la parola: "43"
e' sostituita dalle seguenti: "37, comma 1,";





qq) all'articolo 57:
1) nella rubrica, le parole: "sulle diverse fasi del
procedimento" sono sostituite dalle seguenti: "sui procedimenti in
corso";
2) il comma 1 e' sostituito dal seguente:
"1. Le disposizioni del presente testo unico non si applicano ai
progetti per i quali, alla data di entrata in vigore dello stesso
decreto, sia intervenuta la dichiarazione di pubblica utilita',
indifferibilita' ed urgenza. In tal caso continuano ad applicarsi
tutte le normative vigenti a tale data. (L)";





rr) all'articolo 58:
1) al comma 1, dopo le parole: "restano abrogati" inserire le
seguenti: ", fatto salvo quanto previsto dall'articolo 57, comma 1,";
al numero 61 sono aggiunte, in fine, le seguenti: ", limitatamente
alle norme riguardanti l'espropriazione.";





ss) all'articolo 59:
1) al comma 1 le parole: "1 gennaio 2002" sono sostituite con
le seguenti: "30 giugno 2003".





Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Dato a Roma, addi' 27 dicembre 2002
CIAMPI
Berlusconi, Presidente del Consiglio
dei Ministri
Lunardi, Ministro delle infrastrutture
e dei trasporti
Visto, il Guardasigilli: Castelli


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Gazzetta Ufficiale N. 173 del 28 Luglio 2003

Comunicato relativo al decreto legislativo 27 dicembre 2002, n. 302, recante:

«Modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita».

AVVISO DI RETTIFICA
 

(Decreto legislativo 27 dicembre 2002, n. 302 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 17 del 22 gennaio 2003).
Nel decreto legislativo citato in epigrafe, pubblicato nella
sopra indicata Gazzetta Ufficiale, sono apportate le seguenti
rettifiche in corrispondenza delle pagine sotto elencate:































 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 







 

 

 

 


ndr
AVVISO DI RETTIFICA ALLA LETTERA D)
Il DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2002, n. 302 Gazzetta Ufficiale N. 17 del 22 Gennaio 2003, riportato nella colonna qui a sinistra, è stato ulteriormente rettificato con avviso di rettifica pubblicato in Gazzetta Ufficiale N. 173 del 28 Luglio 2003 che si riportaqui di seguito:
a
lla pagina 6, seconda colonna, all'articolo 1, comma 1, alla
lettera d), nella parte in cui viene riportato il comma 3 dell'art. 5
del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di espropriazione per pubblica utilita', le parole «... e
delle Province autonome di Trento e Bolzano...» sono soppresse;





 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 



ndr AVVISO DI RETTIFICA ALLA LETTERA R)
 Il DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2002, n. 302 Gazzetta Ufficiale N. 17 del 22 Gennaio 2003, riportato nella colonna qui a sinistra, è stato ulteriormente rettificato con avviso di rettifica pubblicato in Gazzetta Ufficiale N. 173 del 28 Luglio 2003 che si riporta qui di seguito:
alla pagina 11, prima colonna, all'articolo 1, comma 1, alla
lettera r), nella parte in cui viene riportato il comma 13 dell'art.
20 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di espropriazione per pubblica utilita', alla fine, le
parole: «... ai sensi dei commi 10 e 11.», leggasi: «... ai sensi dei
commi 11 e 12.»;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




ndr
AVVISO DI RETTIFICA ALLA LETTERA U)
Il DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2002, n. 302 Gazzetta Ufficiale N. 17 del 22 Gennaio 2003, riportato nella colonna qui a sinistra, è stato ulteriormente rettificato con avviso di rettifica pubblicato in Gazzetta Ufficiale N. 173 del 28 Luglio 2003 che si riporta qui di seguito:
alla pagina 12, prima colonna, all'articolo 1, comma 1, alla
lettera u), nella parte in cui viene riportato l'art. 22-bis del
testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia
di espropriazione per pubblica utilita', la rubrica e' sostituita
dalla seguente: «Occupazione d'urgenza preordinata
all'espropriazione»;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 


ndr AVVISO DI RETTIFICA ALLA LETTERA Z)
Il DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2002, n. 302 Gazzetta Ufficiale N. 17 del 22 Gennaio 2003, riportato nella colonna qui a sinistra, è stato ulteriormente rettificato con avviso di rettifica pubblicato in Gazzetta Ufficiale N. 173 del 28 Luglio 2003 che si riporta qui di seguito:alla stessa pagina 12, seconda colonna, all'art. 1, comma 1,
alla lettera z) numero 1), nella parte in cui viene inserito l'art.
1-bis, del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari
in materia di espropriazione per pubblica utilita', dove e' scritto:
«... nei casi di cui all'art. 20, comma 7.», leggasi: «... nei casi
di cui all'art. 20, comma 8.»;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



ndr
AVVISO DI RETTIFICA ALLA LETTERA EE)
Il DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2002, n. 302 Gazzetta Ufficiale N. 17 del 22 Gennaio 2003, riportato nella colonna qui a sinistra, è stato ulteriormente rettificato con avviso di rettifica pubblicato in Gazzetta Ufficiale N. 173 del 28 Luglio 2003 che si riporta qui di seguito:
alla pagina 13, prima colonna, all'art. 1, comma 1, alla
lettera ee), nella parte in cui vengono riportate le modifiche
all'art. 37 del testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita',
dopo il numero 1), e' inserito il seguente: «2) al comma 7 dopo le parole: "dell'art. 22, comma 1,", sono inserite le seguenti: "e
dell'art. 22-bis"», conseguentemente il numero 2, diventa 3);
alla stessa pagina 13, seconda colonna, all'art. 1, comma 1,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


ndr
AVVISO DI RETTIFICA ALLA LETTERA MM)
 Il DECRETO LEGISLATIVO 27 dicembre 2002, n. 302 Gazzetta Ufficiale N. 17 del 22 Gennaio 2003, riportato nella colonna qui a sinistra, è stato ulteriormente rettificato con avviso di rettifica pubblicato in Gazzetta Ufficiale N. 173 del 28 Luglio 2003 che si riporta qui di seguito:
lettera mm) nella parte in cui vengono riportate le modifiche
all'art. 45 del testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', al
numero 2), le parole: «comma 2-bis», ovunque ricorrano, sono
sostituite dalle seguenti: «comma 3».