Diritti

Diritti.Espropriati A.N.P.T.ES. Associazione Nazionale Per la Tutela degli Espropriati

QUESTO E' IL SITO 1 -  PER GLI ESPROPRIATI   

Per sapere come reagire all'espropriazione per pubblica utilità

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Come si calcola l'indennità - Come si reagisce all'esproprio

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Lunedì/Venerdì ore 9 -13 / 14 -18

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Per l
 
 

Sezione B - PER SAPERSI TUTELARE

B.1 SPIEGAZIONI TELEFONICHE

B.2 GUIDE OPERATIVE STAMPABILI

B.3 IL DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI **

B.4 L'EVENTUALE CONTENZIOSO

B.5 I PROBLEMI FISCALI *

B.6 I TESTI "PRONTI ALL'USO"

B.7 L'ASSISTENZA - GRATUITA E NON

B.8 RICERCHE MIRATE E FACILITATE

B.9 ALTRI PROBLEMI


 

 
 

I Referenti Territoriali 

Gli oltre 200 Referenti Territoriali in tutta Italia  Regioni e Province

 
 
 

 Molto  Importante

LA DATA DI VALIDITA' DEI TESTI

Quando si fanno ricerche giuridiche in internet, si trovano anche testi non più validi perché ormai superati da nuove norme.
*Per evitare errori agli utenti, l'Associazione evidenzia sempre la data di validità dei testi.

QUINDI

se stampate qualche testo del sito, vi consigliamo di annotare la sua data di validità, per non correre il rischio di utilizzare, in un momento successivo, un testo già superato.

La data dell'ultimo controllo di validità  dei testi delle pagine è sempre indicata nell'INDICE GENERALE 

 
 
 

Come usare i nostri 5 Siti

 Per l'indice dei nostri 5 Siti INDICE

Per conoscere i propri diritti e farli valere
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 SITO 2 -TESTI PER GLI SPECIALISTI   

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 SITO 3 - LA  BANCA DATI GRATUITA

Il nostro Database con TUTTE le Sentenze CEDU sugli espropri, da noi tradotte in italiano.

 

  SITO 4 - PER I REFERENTI

Per l'operatività dei Referenti Territoriali.

 

 SITO 5 - PER GLI STUDENTI

Per studiare il Diritto dell'Espropriazione.

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Il motto

VIGILANTIBUS (NON DORMIENTIBUS) 
IURA SUCCURRUNT

 Le leggi vanno in aiuto di chi si attiva 
(e non di chi dorme).

Attivarsi celermente consente di non compromettere i propri diritti e
di risparmiare tempo e spese legali.

 
 
 

Il metodo

- Nessun uomo conosce tutto

- Se più uomini collaborano, la conoscenza cresce

- L'ANPTES raccoglie e organizza la conoscenza.

 
 
 

I Consigli per operare

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia  molto complessa e poco conosciuta.

L'Associazione, tramite i suoi Siti, cerca di illustrarla agli espropriati, affinché possano comprendere e controllare ciò che avviene.
Si sconsiglia pero' agli espropriati di utilizzare i testi presenti sui nostri Siti senza il supporto di una persona competente che sappia prima sceglierli e poi coordinarli.
(I testi contenuti nei Siti sono molto numerosi;
per avere un'idea, si consideri che, se fossero stampati, occuperebbero oltre 5.000 pagine).
Si consiglia invece agli espropriati di farsi sempre seguire da un Giurista che conosca il Diritto dell'Espropriazione e le norme CEDU.

A tal fine, l'espropriato

 

Può rivolgersi al suo avvocato di fiducia, che potrà utilizzare, gratuitamente, tutta la documentazione presente sul nostro Sito.

 oppure

 

Può chiedere all'Associazione di verificare se è disponibile uno dei suoi Fiduciari, chiamando la Segreteria Centralizzata.

oppure

 

Può chiederci solo i testi "pronti all'uso", per utilizzarli in proprio o con l'assistenza di un suo consulente di fiducia.

Per ulteriori chiarimenti vedi, in fondo alla pagina, la scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE DOMANDE FREQUENTI

 

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ISTRUZIONI PER TUTELARSI

 

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Sei qui > Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI - Sezione A.4

CONTROLLA LA TUA INDENNITA' Con le norme italiane

COSA TROVATE QUI

Qui potete sapere come si si calcola l'indennità con le norme italiane.

Per le norme Europee, si veda la successiva sezione A.5

INDICE DELLE SCHEDE
 
Per esaminare le Schede scorri la pagina o clicca sul titolo che ti interessa.

FABBRICATI - ED AREE CON COSTRUZIONE

1

Legittimamente edificata

2

Totalmente abusiva
3 Parzialmente abusiva

AREE EDIFICABILI

4

Se l'espropriato non accetta l'indennità offerta

5

Se l'espropriato accetta l'indennità offerta

6

Con valore ICI dichiarato inferiore...

Area agricola non coltivata

7

Senza accordo di cessione

8

Con accordo di cessione

Area agricola coltivata - non direttamente

9

Senza accordo di cessione

10 Con accordo di cessione

Area agricola coltivata - direttamente

11

Senza accordo di cessione

12

Con accordo di cessione

QUALSIASI IMMOBILE

13

Per opere private di pubblica utilità

schede DI RIEPILOGO E COORDINAMENTO

14

Come coordinare norme italiane e norme CEDU  <  Importante

15

Chi ed entro quali termini deve determinare l'indennità  < Utile

NOTA  Quelle qui elencate sono le norme italiane che, quando sono in contrasto con le norme CEDU, devono essere disapplicate; esse devono quindi essere coordinate con le norme CEDU e vengono qui riportate solo per completezza espositiva.
Per sapere come coordinare norme italiane e norme CEDU vedi in fondo a questa pagina la scheda n. 14 -
Come coordinare norme italiane e norme CEDU

Per sapere come tutelarsi: in fondo ad ogni pagina trovate una Scheda di sintesi; potete vederla scorrendo la pagina o cliccando qui ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE DOMANDE FREQUENTI

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Scheda 1

ESPROPRIAZIONE DI FABBRICATI  LEGITTIMAMENTE EDIFICATI

con o senza area di pertinenza.

BENE ESPROPRIATO
AREA CON COSTRUZIONE LEGITTIMAMENTE EDIFICATA

INDENNITA’ DI ESPROPRIO
L'indennità è determinata nella misura pari al valore venale del bene espropriato (anche se non c’è  accordo di cessione).

NOTE - NORME ITALIANE

Non è prevista alcuna maggiorazione per chi accetta l'indennità provvisoria offerta.
E' quindi indifferente che l'espropriato accetti o non accetti l'indennità provvisoria offerta.

Il valore venale (cioè di mercato) si riferisce non solo al fabbricato, ma anche al terreno.
L'indennizzo deve essere quindi corrisposto per entrambi i beni.

Se viene espropriata solo una parte del bene, si deve corrispondere un indennizzo aggiuntivo per il danno che l'opera arreca alla parte non espropriata.

L'accordo di cessione produce gli effetti del decreto di esproprio e non li perde se l'acquirente non corrisponde la somma entro il termine concordato.
Si consiglia pertanto, in caso di accordo di accettazione dell'indennità provvisoria, di garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei tempi stabiliti e senza detrazioni impreviste.
(Detrazioni Ici, Fiscali, Riforme economoco-sociali, ecc... Vedasi Le Trappole da evitare)

Se non viene espropriato nulla, ma l'opera arreca una permanente diminuzione di valore di un bene, e' anche dovuta una indennità.

NOTE - NORME CEDU

Quelle qui elencate sono le norme italiane che, quando sono in contrasto con le norme CEDU, devono essere disapplicate; le norme CEDU sono illustrate nelle altre sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi nella scheda n. 14 - Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si può vedere scorrendo questa pagina.

COME TUTELARSI

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

Potete vederli scorrendo la pagina o cliccando qui Vai giù

Argomenti

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Scheda 2

ESPROPRIAZIONE DI FABBRICATI  TOTALMENTE ABUSIVI

con o senza area di pertinenza.

BENE ESPROPRIATO
AREA CON COSTRUZIONE TOTALMENTE ABUSIVA

INDENNITA’ DI ESPROPRIO
L'indennità è quella prevista per le aree, senza valutare le costruzioni;   però...

 

PERO’ Ove sia pendente una procedura finalizzata alla sanatoria della costruzione, l'autorità espropriante, sentito il comune, accerta la sanabilità ai soli fini della corresponsione delle indennità.
Se è sanabile, si applica la disciplina illustrata per i
fabbricati.

ATTENZIONE.
Accade spesso che l'autorità espropriante offra l'indennità provvisoria senza aver accertato la legittimità della costruzione e richieda poi la documentazione al momento del pagamento.

L'espropriato, prima di accettare l'indennità offerta, deve accertare se essa tiene conto o no del fatto che la costruzione è totalmente abusiva.

Si tenga inoltre presente che, in molti casi, la CEDU dà tutela anche alle costruzioni abusive.

NOTE - NORME ITALIANE

Se la costruzione è sanabile, si vedano le note della Scheda relativa ai Fabbricati ed aree con costruzione legittimamente edificata.

Se la costruzione non è sanabile, si vedano le note delle Schede relative alle aree.

NOTE - NORME CEDU

Quelle qui elencate sono le norme italiane che, quando sono in contrasto con le norme CEDU, devono essere disapplicate; le norme CEDU sono illustrate nelle altre sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi nella scheda n. 14 - Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si può vedere scorrendo questa pagina.

COME TUTELARSI

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

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Scheda 3

ESPROPRIAZIONE DI FABBRICATI  PARZIALMENTE ABUSIVI

con o senza area di pertinenza.

BENE ESPROPRIATO
AREA CON COSTRUZIONE PARZIALMENTE ABUSIVA

INDENNITA’ DI ESPROPRIO

Per la parte della costruzione realizzata legittimamente:
l'indennità è quella prevista per i fabbricati e si applica la relativa disciplina.

Per la parte della costruzione realizzata abusivamente:
l'indennità è quella prevista per le aree e si applica la relativa disciplina;  però...

                                                                                                                         

PERO’ Ove sia pendente una procedura finalizzata alla sanatoria, l'autorità espropriante, sentito il comune, accerta la sanabilità ai soli fini della corresponsione delle indennità.
Se la parte abusiva è sanabile, anche questa è indennizzata con l'indennità prevista per i fabbricati; se invece non è sanabile, si applica la disciplina prevista per le aree, (solo per la parte abusiva).

ATTENZIONE.
Accade spesso che l'autorità espropriante offra l'indennità provvisoria senza aver accertato la legittimità della costruzione e richieda poi la documentazione al momento del pagamento.

L'espropriato, prima di accettare l'indennità offerta, deve accertare se essa tiene conto o no del fatto che la costruzione è totalmente abusiva.

Si tenga inoltre presente che, in molti casi, la CEDU dà tutela anche alle costruzioni abusive.

NOTE - NORME ITALIANE

Per la parte della costruzione legittimamente edificata, si vedano le note della Scheda relativa ai Fabbricati ed aree con costruzione legittimamente edificata.

Per la parte abusiva della costruzione
  se è sanabile  si vedano le note della Scheda relativa ai Fabbricati ed aree con costruzione legittimamente edificata.
  se non è sanabile si vedano le note delle Schede relative alle aree.

NOTE - NORME CEDU

Quelle qui elencate sono le norme italiane che, quando sono in contrasto con le norme CEDU, devono essere disapplicate; le norme CEDU sono illustrate nelle altre sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi nella scheda n. 14 - Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si può vedere scorrendo questa pagina.

COME TUTELARSI

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

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Scheda 4

 ESPROPRIAZIONE DI  AREA EDIFICABILE
se l'espropriato non accetta l'indennità offerta.

   

BENE ESPROPRIATO
 

AREA EDIFICABILE se l'espropriato non accetta l'indennità offerta.
   

INDENNITA’ DI ESPROPRIO

 







 

Valore venale pieno
Solo quando l'espropriazione è finalizzata ad attuare interventi di riforma economico-sociale, l'indennità è ridotta del 25 per cento.

Avvertenza

Le Amministrazioni tentano di applicare questa riduzione del 25 per cento ad ogni loro intervento; ma l'espropriato deve far loro presente che, affinché questa riduzione possa considerarsi legittima, gli interventi di riforma economico-sociale cui fare riferimento devono essere quelli individuati dalla Corte Europea.


(Questa nuova disciplina è stata introdotta dal legislatore a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 348 del 24 ottobre 2007).

NOTE - NORME ITALIANE

Se per il bene negli ultimi cinque anni è stata pagata dall'espropriato o dal suo dante causa un'imposta in misura maggiore dell'imposta da pagare sull'indennità, la differenza è corrisposta dall'espropriante all'espropriato.
Qualora l'area edificabile sia utilizzata a scopi agricoli, spetta al proprietario coltivatore diretto anche una indennità pari al valore agricolo medio (VAM) corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticato. 
La stessa indennità spetta al fittavolo, al mezzadro o al compartecipante che, per effetto della procedura, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte il fondo direttamente coltivato, da almeno un anno, col lavoro proprio e di quello dei familiari.
L'accordo di cessione produce gli effetti del decreto di esproprio e non li perde se l'acquirente non corrisponde la somma entro il termine concordato.
Si consiglia pertanto, in caso di accordo di accettazione dell'indennità provvisoria, di garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei tempi stabiliti e senza detrazioni impreviste.(Detrazioni Ici, Fiscali, Riforme economoco-sociali, ecc... Vedasi Le Trappole da evitare).
Se viene espropriata solo una parte del bene, si deve corrispondere un indennizzo aggiuntivo per il danno che l'opera arreca alla parte non espropriata.
Se non viene espropriato nulla, ma l'opera arreca una permanente diminuzione di valore di un bene, e' anche dovuta una indennità.

NOTE - NORME CEDU

Quelle qui elencate sono le norme italiane che, quando sono in contrasto con le norme CEDU, devono essere disapplicate; le norme CEDU sono illustrate nelle altre sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi nella scheda n. 14 - Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si può vedere scorrendo questa pagina.

COME TUTELARSI

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

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Scheda 5

 ESPROPRIAZIONE DI  AREA EDIFICABILE
se l'espropriato accetta l'indennità offerta.

   

BENE ESPROPRIATO
 

AREA EDIFICABILE se l'espropriato accetta l'indennità offerta.
   

INDENNITA’ DI ESPROPRIO

 







 

Valore venale pieno + 10%
Solo quando l'espropriazione è finalizzata ad attuare interventi di riforma economico-sociale, l'indennità è ridotta del 25 per cento.

Avvertenza 1

Le Amministrazioni tentano di applicare questa riduzione del 25 per cento ad ogni loro intervento; ma l'espropriato deve far loro presente che, affinché questa riduzione possa considerarsi legittima, gli interventi di riforma economico-sociale cui fare riferimento devono essere quelli individuati dalla Corte Europea.
Avvertenza 2

La maggiorazione del 10% spetta comunque quando l'espropriato non ha accettato l'indennità provvisoria per fatto a lui non imputabile ovvero perché gli è stata offerta un'indennità provvisoria che, attualizzata, risulta inferiore agli otto decimi di quella determinata in via definitiva.

 

(Questa nuova disciplina è stata introdotta dal legislatore a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 348 del 24 ottobre 2007).

NOTE

Le note sono identiche a quelle inserite nella precedente Scheda 3 - AREA EDIFICABILE se l'espropriato non accetta l'indennità offerta, cui si rinvia.

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Scheda 6

 ESPROPRIAZIONE DI  AREA EDIFICABILE E VALORE ICI

   

BENE ESPROPRIATO
 

AREA EDIFICABILE per cui sia stato dichiarato, un valore ICI
1
in contrasto con la normativa vigente
2 inferiore all'indennità come determinata in base alle norme vigenti in materia di espropriazione.

 

 

INDENNITA’
DI ESPROPRIO

* Valore riportato nella dichiarazione ICI
* Norma dichiarata incostituzionale con sentenza 22 dicembre 2011
    n. 338

 

 

PERO'

Se l'espropriato può regolarizzare al sua posizione

L'indennità è determinata nella misura pari al valore di mercato del bene, e si applicano regolarmente le norme previste per le aree edificabili

Se l'espropriato non può regolarizzare al sua posizione
L'indennità è ridotta ad un importo pari al valore indicato nell'ultima dichiarazione o denuncia presentata dall'espropriato ai fini dell'imposta comunale sugli immobili, salvo se possibile, un ricorso ai Giudici.

 

Quindi

Se l'espropriato è ancora in tempo, può regolarizzare la sua posizione fiscale ed ottenere l'indennità che gli spetta già dall'Amministrazione, senza esser costretto a ricorrere ai Giudici.

Se invece il "guaio" è già avvenuto (ma non sono ancora sono scaduti i termini), l'espropriato può ricorrere ai Giudici; la CEDU, infatti,non ammette che l'indennità possa subire detrazioni per ragioni fiscali.

ATTENZIONE

L'Amministrazione solitamente offre l'indennità provvisoria senza tener conto della dichiarazione ICI e riserva all'espropriato la "sorpresa" dopo l'accettazione (Vedi la Scheda relativa nella Sezione A.1 Le Trappole da evitare).

NOTE

Le note sono identiche a quelle inserite nella precedente Scheda 3 - AREA EDIFICABILE se l'espropriato non accetta l'indennità offerta, cui si rinvia.

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Scheda 7

  ESPROPRIAZIONE DI  AREA AGRICOLA NON COLTIVATA
senza  accordo di cessione

   

BENE ESPROPRIATO

AREA AGRICOLA NON COLTIVATA senza accordo di cessione
   

INDENNITA’DI ESPROPRIO

Valore venale pieno

Nota.

La Corte Costituzionale con Sentenza del 07/06/2011 n. 181, ha dichiarato illegittimi i commi 2 e 3 dell'art art. 40 del T.U. espropri.

   

NOTE - NORME ITALIANE

L'indennità è aumentata delle somme pagate dall'espropriato per qualsiasi imposta relativa all'ultimo trasferimento dell'immobile.
Per accertare se un'area deve essere indennizzata come area edificabile, l'espropriato non deve limitarsi a quanto contenuto nel PRG; a volte, infatti, un'area classificata agricola dal PRG, deve essere invece indennizzata col valore di area edificabile già con le norme italiane.
L'accordo di cessione produce gli effetti del decreto di esproprio e non li perde se l'acquirente non corrisponde la somma entro il termine concordato. 
Si consiglia pertanto, in caso di accordo di accettazione dell'indennità provvisoria, di garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei tempi stabiliti e senza detrazioni impreviste.(Detrazioni Ici, Fiscali, Riforme economoco-sociali, ecc... Vedasi Le Trappole da evitare).
Se viene espropriata solo una parte del bene, si deve corrispondere un indennizzo aggiuntivo per il danno che l'opera arreca alla parte non espropriata.
Se non viene espropriato nulla, ma l'opera arreca una permanente diminuzione di valore di un bene, e' anche dovuta una indennità.

NOTE - NORME CEDU

Quelle qui elencate sono le norme italiane che, quando sono in contrasto con le norme CEDU, devono essere disapplicate; le norme CEDU sono illustrate nelle altre sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi nella scheda n. 14 - Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si può vedere scorrendo questa pagina.

COME TUTELARSI

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

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Scheda 8

  ESPROPRIAZIONE DI AREA AGRICOLA NON COLTIVATA
con accordo di cessione

   

BENE ESPROPRIATO

AREA AGRICOLA NON COLTIVATA con accordo di cessione
   

INDENNITA’DI ESPROPRIO

Valore venale pieno

Nota.

La Corte Costituzionale con Sentenza del 07/06/2011 n. 181, ha dichiarato illegittimi i commi 2 e 3 dell'art art. 40 del T.U. espropri.

   

NOTE

Le note sono identiche a quelle inserite nella precedente Scheda 7 AREA AGRICOLA NON COLTIVATA senza accordo di cessione, cui si rinvia.

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Scheda 9

  ESPROPRIAZIONE DI  AREA AGRICOLA COLTIVATA MA NON DIRETTAMENTE senza accordo di cessione

   

BENE ESPROPRIATO

AREA AGRICOLA COLTIVATA MA NON DIRETTAMENTE senza accordo di cessione
   

INDENNITA’DI ESPROPRIO

Valore venale pieno
Nota.

La Corte Costituzionale con Sentenza del 07/06/2011 n. 181, ha dichiarato illegittimi i commi 2 e 3 dell'art art. 40 del T.U. espropri.

   

NOTE - NORME ITALIANE

L'indennità è aumentata delle somme pagate dall'espropriato per qualsiasi imposta relativa all'ultimo trasferimento dell'immobile.
Per accertare se un'area deve essere indennizzata come area edificabile, l'espropriato non deve limitarsi a quanto contenuto nel PRG; a volte, infatti, un'area classificata agricola dal PRG, deve essere invece indennizzata col valore di area edificabile.
Spetta una indennità aggiuntiva al fittavolo, al mezzadro o al compartecipante che, per effetto della procedura espropriativa o della cessione volontaria, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità.
(Questa indennità aggiuntiva è determinata in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticata ed è corrisposta a seguito di una dichiarazione dell'interessato e di un riscontro della effettiva sussistenza dei relativi presupposti).
L'accordo di cessione produce gli effetti del decreto di esproprio e non li perde se l'acquirente non corrisponde la somma entro il termine concordato.
Si consiglia pertanto, in caso di accordo di accettazione dell'indennità provvisoria, di garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei tempi stabiliti e senza detrazioni impreviste. (Detrazioni Ici, Fiscali, Riforme economoco-sociali, ecc... Vedasi Le Trappole da evitare).
Se viene espropriata solo una parte del bene, si deve corrispondere un indennizzo aggiuntivo per il danno che l'opera arreca alla parte non espropriata.
Se non viene espropriato nulla, ma l'opera arreca una permanente diminuzione di valore di un bene, e' anche dovuta una indennità.

NOTE - NORME CEDU

Quelle qui elencate sono le norme italiane che, quando sono in contrasto con le norme CEDU, devono essere disapplicate; le norme CEDU sono illustrate nelle altre sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi nella scheda n. 14 - Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si può vedere scorrendo questa pagina.

COME TUTELARSI

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

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Scheda 10

ESPROPRIAZIONE DI  AREA AGRICOLA COLTIVATA MA NON DIRETTAMENTE
con accordo di cessione

   

BENE ESPROPRIATO

AREA AGRICOLA COLTIVATA MA NON DIRETTAMENTE  con accordo di cessione
   

INDENNITA’DI ESPROPRIO

Valore venale pieno

Nota.

La Corte Costituzionale con Sentenza del 07/06/2011 n. 181, ha dichiarato illegittimi i commi 2 e 3 dell'art art. 40 del T.U. espropri.

   

NOTE

Le note sono identiche a quelle inserite nella precedente Scheda 9 AREA AGRICOLA COLTIVATA MA NON DIRETTAMENTE senza accordo di cessione, cui si rinvia.

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Scheda 11

  ESPROPRIAZIONE DI AREA AGRICOLA COLTIVATA DIRETTAMENTE
senza accordo di cessione

   

BENE ESPROPRIATO

AREA AGRICOLA COLTIVATA DIRETTAMENTE senza accordo di cessione
   

INDENNITA’DI ESPROPRIO

Valore venale pieno

Nota.

La Corte Costituzionale con Sentenza del 07/06/2011 n. 181, ha dichiarato illegittimi i commi 2 e 3 dell'art art. 40 del T.U. espropri.

   

NOTE - NORME ITALIANE

L'indennità è aumentata delle somme pagate dall'espropriato per qualsiasi imposta relativa all'ultimo trasferimento dell'immobile.

Al proprietario coltivatore diretto o imprenditore agricolo a titolo principale spetta un'indennità aggiuntiva, determinata in misura pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticata
Per accertare se un'area deve essere indennizzata come area edificabile, l'espropriato non deve limitarsi a quanto contenuto nel PRG; a volte, infatti, un'area classificata agricola dal PRG, deve essere invece indennizzata col valore di area edificabile.
L'accordo di cessione produce gli effetti del decreto di esproprio e non li perde se l'acquirente non corrisponde la somma entro il termine concordato.
Si consiglia pertanto, in caso di accordo di accettazione dell'indennità provvisoria, di garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei tempi stabiliti e senza detrazioni impreviste. (Detrazioni Ici, Fiscali, Riforme economoco-sociali, ecc... Vedasi Le Trappole da evitare)
Se viene espropriata solo una parte del bene, si deve corrispondere un indennizzo aggiuntivo per il danno che l'opera arreca alla parte non espropriata.
Se non viene espropriato nulla, ma l'opera arreca una permanente diminuzione di valore di un bene, e' anche dovuta una indennità.

NOTE - NORME CEDU

Quelle qui elencate sono le norme italiane che, quando sono in contrasto con le norme CEDU, devono essere disapplicate; le norme CEDU sono illustrate nelle altre sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi nella scheda n. 14 - Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si può vedere scorrendo questa pagina.

COME TUTELARSI

Gli strumenti sono indicati in fondo alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER TUTELARSI.

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Scheda 12

 ESPROPRIAZIONE DI  AREA AGRICOLA COLTIVATA DIRETTAMENTE
con accordo di cessione

   

BENE ESPROPRIATO

AREA AGRICOLA COLTIVATA DIRETTAMENTE con accordo di cessione
   

INDENNITA’DI ESPROPRIO

Valore venale pieno

Nota.

La Corte Costituzionale con Sentenza del 07/06/2011 n. 181, ha dichiarato illegittimi i commi 2 e 3 dell'art art. 40 del T.U. espropri.

   

NOTE

Le note sono identiche a quelle inserite nella precedente Scheda 11 - AREA AGRICOLA COLTIVATA DIRETTAMENTE con accordo di cessione, cui si rinvia.

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Scheda 13

  ESPROPRIAZIONE DI  QUALSIASI BENE 
PER OPERE PRIVATE DI PUBBLICA UTILITA'

BENE ESPROPRIATO
QUALSIASI BENE,  PER REALIZZARE OPERE PRIVATE DI PUBBLICA UTILITA'
 

INDENNITA’  DI ESPROPRIO
Valore venale

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Scheda 14   

Come coordinare norme italiane e norme CEDU

Nelle precedenti 13 schede di questa Sezione A4 del sito  sono state elencate, per completezza espositiva, le norme contenute nel DPR 2001/327, in tema di indennità.

Molte di queste norme, però, sono in contrasto con la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, che prevale su tutte le norme italiane,  e l'espropriato deve chiedere che vengano disapplicate.

Come accertare se una norma italiana è in contrasto con la CEDU

Accertare se una norma italiana è in contrasto con la CEDU è un'operazione che va fatta in relazione ad ogni singolo caso;
ecco come fare:

1
 

Prendere in esame l'indennità che l'Amministrazione potrebbe offrire (o che ha già offerto) con le norme italiane

2
 

Raffrontarla con quella determinabile utilizzando i criteri che applica la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo

Se è inferiore, deve farsi riferimento alla norma CEDU e non alla norma italiana.
 

Qui di seguito un riepilogo  della normativa CEDU e l'indicazione degli strumenti da utilizzare per il confronto.

Riepilogo della normativa CEDU
E’  opportuno ricordare che la Corte Europea, non solo garantisce all’espropriato un’indennità basata sull’effettivo valore di mercato del bene , ma si spinge ancora oltre;

essa infatti determina gli indennizzi in misura ben superiore a quelli determinati in Italia e dà tutela anche ad altri diritti ed interessi, diversi dal diritto di proprietà, che non sono invece tutelati dalla legge italiana.
 

Ad esempio:

  • per i beni già tutelati dalle leggi italiane, la Corte Europea accorda indennizzi notevolmente diversi da quelli accordati dai Giudici italiani;

  • per i beni non tutelati dalla legge italiana,  la Corte Europea sancisce l’obbligo di indennizzarli; ad  es. l’azienda o l’avviamento;

  • per posizioni che non hanno alcun fondamento per il diritto italiano, la Corte Europea accorda anche la sua tutela; ad esempio: l’indennizzo è dovuto anche quando il diritto si è prescritto ai sensi delle norme italiane, o quando si fonda su una tolleranza implicita, su una legittima aspettativa, ecc.

Ed è bene anche ricordare che l'applicazione delle norme CEDU è INELUDIBILE, perchè:

  • Le Amministrazioni devono applicare immediatamente le norme CEDU e disapplicare le leggi interne con esse confliggenti, come espressamente previsto dalle leggi vigenti.

  • Se le norme CEDU non vengono applicate dall’Amministrazione, l'espropriato può far ricorso ai Giudici Italiani, che hanno ora il preciso dovere di applicarle direttamente.

  • Se le norme CEDU non vengono applicate dai Giudici Italiani, l'espropriato può sempre fare ricorso alla Corte Europea.

  • La Corte Europea, ovviamente, applicherà le norme CEDU.

 

Strumenti per operare il confronto fra norme italiane e norme Cedu

Strumenti di confronto Sintetici
La normativa italiana è sinteticamente illustrata nella Sezione A.4 del Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI
La normativa europea è sinteticamente illustrata nella Sezione A.5 del Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI

 

Strumenti di confronto Analitici

La normativa italiana è integralmente riportata nella Seziona A.7 del Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI  

La normativa europea è integralmente riportata nel Sito 3 - LA NOSTRA BANCA DATI GRATUITA 

Conseguenze del nuovo quadro normativo oggi vigente.

Conseguenze per gli espropriati:
gli espropriati possono chiedere alle Amministrazioni ed ai Giudici Italiani una tutela
- più ampia, per i beni che sono già tutelati dalla legge italiana
- ed inoltre, la tutela di qualsiasi situazione giuridica che abbia un contenuto economico,
  ad es, l'avviamento, anche se il diritto italiano non lo prevede.
 
  Se non ottengono giustizia in Italia, gli espropriati possono ricorrere alla Corte Europea
  incassando in acconto l'indennità che, anche in caso di mancata accettazione,
  l'Amministrazione
deve depositare mettendola a disposizione dell'espropriato.

Conseguenze per le Autorità Esproprianti:
le Autorità Esproprianti possono essere chiamate a rispondere della violazione le norme CEDU:
- sia per i beni tutelati dalle leggi italiane
- sia, anche, per i beni non tutelati dalle leggi italiane.

E' quindi interesse delle Autorità esproprianti, cercare di raggiungere un accordo amichevole con gli espropriati e cercare di evitare il ricorso ai Giudici.

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Scheda 15

CHI DEVE DETERMINARE L'INDENNITA'

Nelle precedenti Schede abbiamo illustrato COME si determina l'indennità.

E' ora utile illustrare anche CHI determina l'indennità.

indennità provvisoria: è determinata dall'Amministrazione

Se l'espropriato accetta

l'INDENNITA’ PROVVISORIA

Cosa avviene in questo caso

In questo caso l'espropriato ha diritto solo all'indennità provvisoria; non potrà più "pentirsi" o tornare indietro.
Dovrà quindi badare, prima di accettare, a garantirsi
al fine di:
1. ricevere il pagamento nei tempi stabiliti

2. non subire detrazioni o sorprese fiscali

3. non dover restituire  i soldi incassati
Si vedano a tal fine le Schede
- L'Amministrazione promette e poi non paga
- L'Amministrazione a volte rivuole i soldi
- Gli altri nostri consigli nella
Sezione
  A.1 Le Trappole da evitare

Se l'espropriato non accetta

l'INDENNITA’ PROVVISORIA

Cosa avviene in questo caso

In questo caso l'espropriato incassa "in acconto" l'indennità provvisoria e sceglie se far determinare l'Indennità definitiva alla terna arbitrale o alla Commissione Provinciale Espropri, che deve determinarla entro 90 giorni.

 

L'INDENNITA' DEFINITIVA

Se neanche l’indennità definitiva viene correttamente determinata, l’espropriato può agire in giudizio entro 30 giorni dalla notifica dell'indennità definitiva, per chiedere che l'indennità venga determinata dai Giudici.

QUINDI

L'Amministrazione determina solo l'indennità' provvisoria che di solito, se l'espropriato non interviene nel procedimento prima che venga determinata (con il DAP) è di importo non soddisfacente e spesso "ridicolo".

 

Se l'espropriato non ritiene soddisfacente l'indennità provvisoria, si determina l'indennità' definitiva che, per legge, deve essere determinata entro 90 giorni da un organo indipendente: dalla Commissione Provinciale Espropri o, ad esclusiva scelta dell'espropriato, da un collegio di tecnici, spesso denominato terna arbitrale. Se l'espropriato non è intervenuto prima, questa è l'ultima possibilità di intervento nel procedimento (con il DAP) offerta all'espropriato.

 

Se neanche l'indennità' definitiva determinata dall'organo indipendente e' soddisfacente, l'espropriato può rivolgersi ai Giudici; in questo caso si deve ricorrere al CONTENZIOSO al fine di determinare l'INDENNITA' GIUDIZIALE

 

Per sapere come tutelarsi: in fondo ad ogni pagina trovate una Scheda di sintesi;

ISTRUZIONI PER TUTELARSI -  LE DOMANDE FREQUENTI potete vederla qui di seguito.

Footer - sito 1 - regioni

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ISTRUZIONI PER TUTELARSI -  LE DOMANDE FREQUENTI

A. Quali sono gli strumenti a mia tutela previsti dalla legge?

B. Quali sono le insidie, a mio danno, contenute nella legge?

C. Cosa può fare per me l'Associazione?

D. Cosa può fare per me un Giurista che aderisce all'Associazione?

E. Come posso tutelarmi al meglio, senza affrontare spese impreviste?

F. Raccomandazioni

A.  Quali sono gli strumenti, a mia tutela, previsti dalla legge?

Gli strumenti che la legge offre all'espropriato per tutelarsi sono soltanto 2.

1 -

L'INTERVENTO NEL PROCEDIMENTO

Da utilizzare al più presto (per non esser costretti a tutelarsi andando in Giudizio).

E' illustrato nel SITO 1 - Sezione B.3 IL DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI

2 -

IL CONTENZIOSO 

Da utilizzare quando (purtroppo), ci si può tutelare solo andando in Giudizio.

E' illustrato nel SITO 1 - Sezione B.4 L'EVENTUALE CONTENZIOSO

Per sapere Come e Quando utilizzarli cliccate qui: CAPIRE ed OPERARE in TRE PASSI

B.  Quali sono le insidie, a mio danno, contenute nella legge?

Le "insidie" contenute nella legge che possono danneggiare l'espropriato sono numerose; è essenziale che l'espropriato le conosca.

Le principali insidie, frutto dell'esperienza degli oltre 2.000 casi di espropri da noi esaminati negli anni, sono illustrate nelle seguenti Sezioni del Sito 1:

 

Per conoscere ed evitare i più frequenti errori che commettono gli espropriati.

 

B.5 - I PROBLEMI FISCALI

Per prevenire problemi con gli Enti e/o con l'Agenzia delle Entrate.

   

C.  Cosa può fare per me l'Associazione?

L'espropriato può, SENZA ALCUNA SPESA

1 -

Utilizzare, gratuitamente, tutta la documentazione dei nostri 5 Siti

Per vedere come usarli clicca qui: INDICE GENERALE DEI NOSTRI 5 SITI

(raccomandiamo, in particolare, LA NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE CEDU IN ITALIANO, uno strumento unico da noi creato ed offerto gratuitamente.

2 -

Utilizzare il nostro vademecum gratuito che si può scaricare cliccando qui VADEMECUM GRATUITO

3 -

Chiederci di verificare se è disponibile uno dei Giuristi che ad essa aderiscono per chiedergli assistenza chiamando la Segreteria Centralizzata Tel. 06.91.65.04.018

4 -

Chiederci ulteriori chiarimenti sulle norme italiane ed europee

cliccando qui SPIEGAZIONI TELEFONICHE

   

D.  Cosa può fare per me un Giurista che aderisce all'Associazione?

Un Giurista che aderisce all'Associazione può:

1 -

Assistere l'espropriato per intervenire nel procedimento fino alla sua conclusione, redigendo il DAP, illustrato nella Sezione B.3 IL DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI, facendosi pagare solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione.
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 1.000 euro).

2 -

Assistere l'espropriato in un eventuale contenzioso  illustrato nella Sezione B.4 L'EVENTUALE CONTENZIOSO facendosi pagare solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 2.000 euro).

3 -

Fornire all''espropriato i TESTI PRONTI ALL'USO illustrati nella Sezione B.6 I TESTI "PRONTI ALL'USO" facendosi pagare solo a risultato raggiunto, "con i soldi" dell'Amministrazione.
Non si deve pagare se non si ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese (ad. es. 1.000 euro).

   

E. Come posso tutelarmi al meglio, senza affrontare spese impreviste?

 

CONSIGLI PER RIVOLGERSI AD UN PROFESSIONISTA

Prima di rivolgersi ad un Avvocato, è utile che l'espropriato conosca le importanti novità introdotte dalla
Legge 31 dicembre 2012, n. 247 - Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense.

 

Questa legge ha definitivamente liberalizzato le tariffe degli avvocati, con i quali si può oggi instaurare una trattativa sui compensi prima di affidar loro un incarico.

L’Avvocato, quindi,  può proporre al cliente qualsiasi tipo di accordo che preveda compensi elevati, senza vincolo di tariffa, può richiedere anticipi anche cospicui, può proporre una pattuizione a tempo per singoli atti,  ecc.

 

PERO’, ATTENZIONE

 

La suddetta legge consente ai clienti di pattuire con gli avvocati anche un compenso a percentuale.

L’Associazione, quindi,  consiglia agli espropriati di pattuire sempre  e soltanto compensi a percentuale.

 

Con l’accordo a percentuale, infatti:

-  si può stabilire di versare all’Avvocato un rimborso spese minimo e poi liquidare la parcella solo dopo la conclusione del procedimento, percentualmente sul valore dell’affare;

-   si può evitare che l’espropriato debba metter mano al suo portafoglio per pagare l’Avvocato;
l’espropriato, in tal modo, potrà pagare la parcella con i soldi che ha ricevuto dall’Amministrazione.

 

L'Associazione suggerisce già questo sistema agli Avvocati che ed essa aderiscono e pertanto consiglia vivamente a tutti gli espropriati, quando si rivolgono ad un avvocato di loro fiducia, di proporgli questo tipo di accordo, che consente al cittadino di pagare la parcella all’Avvocato solo IN PERCENTUALE e solo DOPO  aver ottenuto il risultato.

 

Però, affinché questo accordo sui compensi sia valido, deve essere redatto per iscritto, altrimenti non ha valore.

Inoltre, è sempre bene precisare, non solo come il professionista deve essere retribuito, ma anche cosa deve fare.

 

Offriamo quindi agli espropriati uno Schema di accordo sui compensi dell'Avvocato, (come viene solitamente redatto dagli Avvocati aderenti all'Associazione) affinché chi vuole possa liberamente utilizzarlo quando non è assistito da un Avvocato

 

Lo Trovate nel nostro Vademecum che potete scaricare cliccando qui VADEMECUM

F. Raccomandazioni

 

Raccomandazioni

Il Diritto dell'Espropriazione è una materia  molto complessa e poco conosciuta, che "ingloba" parti importanti di molteplici rami del diritto, ad es:

Diritto dell'Unione Europea e norme CEDU

Diritto Costituzionale 

Diritto Civile

Diritto Commerciale

Diritto Amministrativo

Diritto Regionale

Diritto Tributario

Diritto Processuale

Norme che disciplinano la Programmazione Finanziaria e la
Contabilità di Stato e degli Enti Pubblici.
 

L'Associazione, tramite i suoi Siti, cerca di illustrare la materia agli espropriati, affinché possano comprendere e controllare ciò che avviene.


Si sconsiglia però agli espropriati di utilizzare i testi presenti sui nostri Siti senza il supporto di una persona competente che sappia prima sceglierli e poi coordinarli.
I testi contenuti nei Siti sono molto numerosi;
per avere un'idea, si consideri che, se fossero stampati, occuperebbero oltre 5.000 pagine.


Si consiglia invece agli espropriati di farsi sempre seguire da un professionista.

 

Di conseguenza è indispensabile rivolgersi ad un legale che coordini norme Italiane ed Europee:

QUINDI

>

Se non avete un legale di vostra fiducia:

potete chiederci di verificare se e' disponibile un avvocato aderente all'Associazione.

 

NOTA. Si precisa che gli avvocati sono liberi professionisti e non hanno l’obbligo di accettare tutte le richieste di assistenza che pervengono; l’Associazione quindi può verificare la disponibilità, ma non può obbligarsi a segnalare un avvocato; l'espropriato avrà comunque una risposta, positiva o negativa, entro 48 ore dalla richiesta.

 

>

Se invece avete gia' un legale di vostra fiducia.

 

>

Se il vostro legale conosce a fondo la materia:

informatelo che, se vuole, può utilizzare, gratuitamente, tutta la documentazione dei Siti e, soprattutto, LA NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE CEDU IN ITALIANO, uno strumento unico da noi creato ed offerto gratuitamente a tutti gli espropriati.
Tutti i nostri strumenti sono elencati qui:
INDICE GENERALE DEI NOSTRI 5 SITI

>

Se il vostro legale non conosce a fondo la materia:

se il vostro legale non e' in grado di utilizzare proficuamente i nostri strumenti gratuiti, potete chiederci i testi "pronti all'uso", corrispondendo solo i diritti d'autore ai Giuristi che li hanno realizzati.

Per saperne di piu' cliccate qui:I TESTI "PRONTI ALL'USO"

 

 

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