Per l
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I Referenti
Territoriali |
Gli
oltre 200 Referenti
Territoriali in
tutta Italia Regioni
e Province |
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Molto Importante |
LA
DATA DI VALIDITA' DEI TESTI |
Quando si fanno ricerche giuridiche in
internet,
si trovano anche testi non più validi
perché ormai superati
da nuove norme. *Per evitare
errori agli utenti, l'Associazione evidenzia
sempre la data di validità dei testi. |
QUINDI |
se stampate qualche testo del sito,
vi consigliamo di annotare la sua data di
validità, per non correre il rischio di
utilizzare, in un momento successivo, un
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La data dell'ultimo controllo di validità dei testi
delle pagine è sempre indicata nell'INDICE GENERALE |
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Come usare i
nostri 5 Siti |
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CEDU sugli espropri, da noi tradotte in
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Per studiare il Diritto
dell'Espropriazione. |
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Il motto |
VIGILANTIBUS (NON
DORMIENTIBUS)
IURA SUCCURRUNT |
Le leggi vanno in
aiuto di chi si attiva
(e non di chi dorme). |
Attivarsi celermente
consente di non
compromettere i propri
diritti e
di risparmiare tempo e
spese legali. |
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Il
metodo |
-
Nessun uomo conosce
tutto |
-
Se più uomini
collaborano, la
conoscenza
cresce |
-
L'ANPTES raccoglie e
organizza la conoscenza. |
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I
Consigli per operare
Il Diritto
dell'Espropriazione è
una materia molto
complessa e poco
conosciuta.
L'Associazione, tramite
i suoi Siti, cerca di
illustrarla agli
espropriati, affinché
possano comprendere e
controllare ciò che
avviene.
Si sconsiglia
pero' agli espropriati
di utilizzare i testi
presenti sui nostri Siti
senza il supporto di una
persona competente che
sappia prima sceglierli
e poi coordinarli.
(I testi contenuti nei
Siti sono molto
numerosi;
per avere
un'idea, si consideri
che, se fossero
stampati, occuperebbero
oltre 5.000 pagine).
Si consiglia
invece
agli espropriati di
farsi sempre seguire da
un Giurista che conosca
il Diritto
dell'Espropriazione e le
norme CEDU. |
A tal fine, l'espropriato |
|
Può
rivolgersi al suo avvocato di
fiducia,
che
potrà utilizzare,
gratuitamente, tutta la
documentazione presente sul nostro
Sito.
|
oppure
|
|
Può
chiedere all'Associazione di
verificare se è disponibile uno dei
suoi Fiduciari,
chiamando la
Segreteria Centralizzata.
|
oppure
|
|
Può
chiederci solo i testi "pronti
all'uso",
per
utilizzarli in proprio o con
l'assistenza di un suo consulente di
fiducia. |
Per
ulteriori chiarimenti vedi, in fondo
alla pagina, la scheda
ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE
DOMANDE FREQUENTI |
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Sei qui > Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI -
Sezione A.4 |
CONTROLLA
LA
TUA INDENNITA' Con le norme italiane
|
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COSA TROVATE QUI |
Qui
potete sapere come si si calcola l'indennità con le
norme
italiane. |
Per le norme
Europee, si veda la
successiva sezione A.5 |
|
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Per sapere
come tutelarsi: in fondo
ad ogni pagina trovate una Scheda di
sintesi; potete vederla scorrendo la pagina o
cliccando qui
ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE
DOMANDE FREQUENTI |
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Scheda 1 |
ESPROPRIAZIONE DI
FABBRICATI LEGITTIMAMENTE EDIFICATI
con o senza area di pertinenza. |
BENE ESPROPRIATO
AREA CON COSTRUZIONE LEGITTIMAMENTE EDIFICATA |
INDENNITA’ DI
ESPROPRIO
L'indennità è determinata nella misura pari al valore venale del bene
espropriato (anche se non c’è accordo di cessione). |
NOTE - NORME ITALIANE |
Non è prevista alcuna maggiorazione per
chi accetta l'indennità provvisoria offerta. E' quindi indifferente che
l'espropriato accetti o non accetti
l'indennità provvisoria offerta. |
Il
valore venale (cioè di mercato) si riferisce non
solo al fabbricato, ma anche al terreno. L'indennizzo deve essere quindi
corrisposto per entrambi i beni. |
Se viene espropriata solo
una parte del bene, si deve
corrispondere un indennizzo
aggiuntivo per il danno che
l'opera arreca alla parte
non espropriata.
|
L'accordo di cessione produce gli effetti
del decreto di esproprio e non li perde se
l'acquirente non corrisponde la somma entro
il termine concordato.
Si consiglia pertanto, in caso di accordo di
accettazione dell'indennità provvisoria, di garantirsi al fine di ricevere
il pagamento nei tempi stabiliti e senza
detrazioni impreviste.
(Detrazioni Ici, Fiscali, Riforme
economoco-sociali, ecc... Vedasi Le Trappole
da evitare) |
Se non viene espropriato
nulla,
ma l'opera arreca una permanente
diminuzione di valore di un bene,
e'
anche dovuta una indennità. |
NOTE -
NORME CEDU |
Quelle qui
elencate sono le norme italiane
che, quando sono in contrasto con le
norme CEDU, devono essere disapplicate;
le norme CEDU sono illustrate nelle altre
sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi
nella scheda
n. 14 -
Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si
può vedere scorrendo questa pagina. |
COME TUTELARSI |
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
Potete vederli
scorrendo la pagina o cliccando qui
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Argomenti |
espropriazione dpr
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espropriazione giurisprudenza
espropriazione indennità
espropriazione leggi espropriazione
sentenze espropriazione valore
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giurisprudenza esproprio indennità
esproprio leggi esproprio sentenze
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Scheda 2 |
ESPROPRIAZIONE DI
FABBRICATI TOTALMENTE ABUSIVI
con o senza area di
pertinenza. |
BENE ESPROPRIATO
AREA CON
COSTRUZIONE
TOTALMENTE
ABUSIVA |
INDENNITA’ DI
ESPROPRIO
L'indennità è
quella prevista per le aree, senza valutare le
costruzioni;
però...
PERO’ Ove sia
pendente una procedura finalizzata alla sanatoria della costruzione,
l'autorità espropriante, sentito il comune, accerta la sanabilità
ai soli fini della corresponsione delle indennità.
Se è sanabile, si applica la disciplina illustrata per i
fabbricati. |
ATTENZIONE.
Accade spesso che l'autorità espropriante offra l'indennità provvisoria
senza aver accertato la legittimità della costruzione e richieda poi la
documentazione al momento del pagamento.
L'espropriato, prima di accettare
l'indennità offerta, deve accertare se essa tiene conto o no del fatto
che la costruzione è totalmente abusiva.
Si tenga inoltre presente
che, in molti casi, la CEDU dà tutela anche alle costruzioni abusive.
|
NOTE - NORME ITALIANE |
Se la costruzione è sanabile, si vedano le note della Scheda relativa
ai Fabbricati ed aree con costruzione
legittimamente edificata. |
Se la costruzione non è sanabile, si vedano le note
delle Schede relative alle aree. |
NOTE -
NORME CEDU |
Quelle qui
elencate sono le norme italiane
che, quando sono in contrasto con le
norme CEDU, devono essere disapplicate;
le norme CEDU sono illustrate nelle altre
sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi
nella scheda
n. 14 -
Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si
può vedere scorrendo questa pagina. |
COME TUTELARSI |
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
Potete vederli
scorrendo la pagina o cliccando qui
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Scheda 3 |
ESPROPRIAZIONE DI
FABBRICATI PARZIALMENTE ABUSIVI
con o senza area di
pertinenza. |
BENE ESPROPRIATO
AREA CON
COSTRUZIONE
PARZIALMENTE
ABUSIVA |
INDENNITA’ DI ESPROPRIO
Per la parte della
costruzione
realizzata
legittimamente:
l'indennità è
quella prevista per i
fabbricati e si applica
la relativa disciplina. |
Per la parte della
costruzione
realizzata abusivamente:
l'indennità è
quella prevista per le
aree e si applica la
relativa disciplina;
però...
|
|
PERO’
Ove
sia pendente una
procedura finalizzata
alla sanatoria, l'autorità
espropriante, sentito il
comune, accerta la
sanabilità ai soli fini
della corresponsione
delle indennità.
Se la parte abusiva è
sanabile, anche questa è
indennizzata con
l'indennità prevista per
i fabbricati; se invece non è
sanabile, si applica la
disciplina prevista per
le aree, (solo per la
parte abusiva).
|
ATTENZIONE.
Accade spesso che l'autorità espropriante offra l'indennità provvisoria
senza aver accertato la legittimità della costruzione e richieda poi la
documentazione al momento del pagamento.
L'espropriato, prima di accettare
l'indennità offerta, deve accertare se essa tiene conto o no del fatto
che la costruzione è totalmente abusiva.
Si tenga inoltre presente
che, in molti casi, la CEDU dà tutela anche alle costruzioni abusive.
|
NOTE - NORME ITALIANE |
Per la parte
della costruzione legittimamente edificata, si
vedano le note della Scheda relativa ai Fabbricati ed aree con costruzione
legittimamente edificata. |
Per la parte abusiva della
costruzione |
|
se è sanabile
si vedano le note della Scheda relativa
ai Fabbricati ed aree con costruzione
legittimamente edificata. |
|
se
non è sanabile
si vedano le note
delle Schede relative alle aree. |
|
NOTE - NORME CEDU |
Quelle qui
elencate sono le norme italiane
che, quando sono in contrasto con le
norme CEDU, devono essere disapplicate;
le norme CEDU sono illustrate nelle altre
sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi
nella scheda
n. 14 -
Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si
può vedere scorrendo questa pagina. |
COME TUTELARSI |
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
Potete vederli
scorrendo la pagina o cliccando qui
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|
Scheda
4
|
ESPROPRIAZIONE
DI
AREA
EDIFICABILE
se l'espropriato
non accetta
l'indennità offerta. |
|
|
BENE
ESPROPRIATO
|
AREA
EDIFICABILE
se
l'espropriato
non accetta
l'indennità offerta. |
|
|
INDENNITA’ DI
ESPROPRIO
|
Valore venale pieno
Solo quando
l'espropriazione è finalizzata ad
attuare interventi di riforma
economico-sociale, l'indennità è
ridotta del 25 per cento.
Avvertenza
Le
Amministrazioni tentano di applicare
questa riduzione del 25 per cento ad
ogni loro intervento; ma
l'espropriato deve far loro presente
che, affinché questa riduzione possa
considerarsi legittima, gli
interventi di riforma
economico-sociale cui fare
riferimento devono essere quelli
individuati dalla Corte Europea.
(Questa
nuova disciplina
è stata introdotta dal legislatore a
seguito della sentenza della Corte
Costituzionale n. 348 del 24 ottobre
2007). |
|
NOTE - NORME ITALIANE |
Se
per il bene negli ultimi cinque anni è stata
pagata dall'espropriato o dal suo dante causa
un'imposta in misura maggiore dell'imposta da
pagare sull'indennità, la differenza è
corrisposta dall'espropriante all'espropriato. |
Qualora l'area edificabile sia utilizzata a
scopi agricoli, spetta al proprietario
coltivatore diretto anche una indennità pari al
valore agricolo medio (VAM) corrispondente al
tipo di coltura effettivamente praticato.
|
La
stessa indennità spetta al fittavolo, al
mezzadro o al compartecipante che, per effetto
della procedura, sia costretto ad abbandonare in
tutto o in parte il fondo direttamente
coltivato, da almeno un anno, col lavoro proprio
e di quello dei familiari. |
L'accordo di cessione produce gli effetti del
decreto di esproprio e non li perde se
l'acquirente non corrisponde la somma entro il
termine concordato.
Si consiglia pertanto, in caso di accordo di
accettazione dell'indennità provvisoria, di
garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei
tempi stabiliti e senza detrazioni
impreviste.(Detrazioni Ici, Fiscali, Riforme
economoco-sociali, ecc... Vedasi Le Trappole da
evitare). |
Se viene espropriata solo una parte del bene, si
deve corrispondere un indennizzo aggiuntivo per
il danno che l'opera arreca alla parte non
espropriata.
|
Se non viene espropriato nulla, ma l'opera
arreca una permanente diminuzione di valore di
un bene,
e'
anche dovuta una indennità.
|
NOTE -
NORME CEDU |
Quelle qui
elencate sono le norme italiane
che, quando sono in contrasto con le
norme CEDU, devono essere disapplicate;
le norme CEDU sono illustrate nelle altre
sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi
nella scheda
n. 14 -
Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si
può vedere scorrendo questa pagina. |
COME TUTELARSI |
Gli strumenti sono indicati in fondo
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Scheda 5
|
ESPROPRIAZIONE
DI
AREA
EDIFICABILE
se l'espropriato
accetta
l'indennità offerta. |
|
|
BENE
ESPROPRIATO
|
AREA
EDIFICABILE
se
l'espropriato
accetta
l'indennità offerta. |
|
|
INDENNITA’
DI
ESPROPRIO
|
Valore venale pieno + 10%
Solo quando
l'espropriazione è finalizzata ad
attuare interventi di riforma
economico-sociale, l'indennità è
ridotta del 25 per cento.
Avvertenza 1
Le
Amministrazioni tentano di applicare
questa riduzione del 25 per cento ad
ogni loro intervento; ma
l'espropriato deve far loro presente
che, affinché questa riduzione possa
considerarsi legittima, gli
interventi di riforma
economico-sociale cui fare
riferimento devono essere quelli
individuati dalla Corte Europea.
Avvertenza 2
La
maggiorazione del 10% spetta
comunque quando l'espropriato
non
ha accettato l'indennità provvisoria
per fatto a lui non imputabile
ovvero perché gli è stata offerta
un'indennità provvisoria che,
attualizzata, risulta inferiore agli
otto decimi di quella determinata in
via definitiva.
(Questa
nuova disciplina
è stata introdotta dal legislatore a
seguito della sentenza della Corte
Costituzionale n. 348 del 24 ottobre
2007). |
|
NOTE |
Le note sono
identiche a quelle inserite nella precedente
Scheda 3 - AREA EDIFICABILE se l'espropriato
non accetta l'indennità offerta, cui si
rinvia.
|
|
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|
Scheda 6 |
ESPROPRIAZIONE
DI AREA EDIFICABILE E VALORE ICI |
|
|
BENE
ESPROPRIATO
|
AREA
EDIFICABILE
per cui sia stato
dichiarato, un valore ICI
1 in contrasto con la normativa
vigente
2 inferiore all'indennità come
determinata in base alle norme vigenti
in materia di espropriazione. |
|
|
INDENNITA’
DI ESPROPRIO |
*
Valore riportato nella dichiarazione ICI
* Norma dichiarata incostituzionale con
sentenza 22 dicembre 2011
n. 338 |
|
|
PERO'
Se l'espropriato può
regolarizzare al sua posizione
L'indennità è determinata nella misura
pari al valore di mercato del bene, e si
applicano
regolarmente le norme previste per le
aree edificabili
Se l'espropriato non
può regolarizzare al sua posizione
L'indennità è ridotta ad un importo pari
al valore indicato nell'ultima
dichiarazione o denuncia presentata
dall'espropriato ai fini dell'imposta
comunale sugli immobili, salvo se
possibile, un ricorso ai Giudici.
Quindi
Se l'espropriato
è ancora in tempo, può regolarizzare la
sua posizione fiscale ed ottenere
l'indennità che gli spetta già
dall'Amministrazione, senza esser
costretto a ricorrere ai Giudici.
Se invece
il "guaio" è già avvenuto (ma non sono
ancora sono scaduti i termini),
l'espropriato può ricorrere ai Giudici;
la CEDU, infatti,non ammette che
l'indennità possa subire detrazioni per
ragioni fiscali. |
|
ATTENZIONE
L'Amministrazione solitamente offre l'indennità
provvisoria senza tener conto della
dichiarazione ICI e riserva all'espropriato
la "sorpresa"
dopo l'accettazione (Vedi la Scheda
relativa nella Sezione A.1 Le Trappole da
evitare). |
NOTE |
Le note sono
identiche a quelle inserite nella precedente
Scheda 3 - AREA EDIFICABILE se l'espropriato
non accetta l'indennità offerta, cui si
rinvia. |
|
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|
Scheda 7
|
ESPROPRIAZIONE DI
AREA
AGRICOLA NON COLTIVATA
senza
accordo
di cessione |
|
|
BENE
ESPROPRIATO |
AREA
AGRICOLA NON COLTIVATA senza
accordo di cessione |
|
|
INDENNITA’DI
ESPROPRIO |
Valore venale pieno
Nota.
La
Corte Costituzionale
con
Sentenza
del 07/06/2011 n. 181,
ha dichiarato illegittimi i
commi 2 e 3 dell'art
art. 40 del T.U.
espropri. |
|
|
|
NOTE - NORME ITALIANE |
L'indennità è aumentata delle somme pagate
dall'espropriato per qualsiasi imposta relativa
all'ultimo trasferimento dell'immobile. |
Per accertare se un'area deve
essere indennizzata come area edificabile,
l'espropriato non deve limitarsi a quanto
contenuto nel PRG; a volte, infatti, un'area
classificata agricola dal PRG, deve essere
invece indennizzata col valore di area
edificabile già con le norme italiane. |
L'accordo di cessione produce gli effetti del
decreto di esproprio e non li perde se
l'acquirente non corrisponde la somma entro il
termine concordato.
Si consiglia pertanto, in caso di accordo di
accettazione dell'indennità provvisoria, di
garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei
tempi stabiliti e senza detrazioni
impreviste.(Detrazioni Ici, Fiscali, Riforme
economoco-sociali, ecc... Vedasi Le Trappole da
evitare). |
Se viene espropriata solo una parte del bene, si
deve corrispondere un indennizzo aggiuntivo per
il danno che l'opera arreca alla parte non
espropriata.
|
Se non viene espropriato nulla, ma l'opera
arreca una permanente diminuzione di valore di
un bene,
e'
anche dovuta una indennità. |
NOTE -
NORME CEDU |
Quelle qui
elencate sono le norme italiane
che, quando sono in contrasto con le
norme CEDU, devono essere disapplicate;
le norme CEDU sono illustrate nelle altre
sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi
nella scheda
n. 14 -
Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si
può vedere scorrendo questa pagina. |
COME TUTELARSI |
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
Potete vederli
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Scheda 8
|
ESPROPRIAZIONE DI AREA AGRICOLA NON COLTIVATA
con
accordo
di cessione |
|
|
BENE
ESPROPRIATO |
AREA
AGRICOLA NON COLTIVATA con
accordo di cessione |
|
|
INDENNITA’DI
ESPROPRIO |
Valore venale pieno
Nota.
La
Corte Costituzionale
con
Sentenza
del 07/06/2011 n. 181,
ha dichiarato illegittimi i
commi 2 e 3 dell'art
art. 40 del T.U.
espropri. |
|
|
|
NOTE |
Le note sono
identiche a quelle inserite nella precedente
Scheda 7 AREA AGRICOLA NON COLTIVATA senza
accordo di cessione, cui si rinvia. |
|
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|
Scheda 9
|
ESPROPRIAZIONE DI
AREA
AGRICOLA COLTIVATA MA NON DIRETTAMENTE
senza
accordo
di cessione |
|
|
BENE
ESPROPRIATO |
AREA
AGRICOLA COLTIVATA MA NON
DIRETTAMENTE senza accordo di
cessione |
|
|
INDENNITA’DI
ESPROPRIO |
Valore venale pieno
Nota.
La
Corte Costituzionale
con
Sentenza
del 07/06/2011 n. 181,
ha dichiarato illegittimi i
commi 2 e 3 dell'art
art. 40 del T.U.
espropri. |
|
|
|
NOTE - NORME ITALIANE |
L'indennità è aumentata delle somme pagate
dall'espropriato per qualsiasi imposta relativa
all'ultimo trasferimento dell'immobile. |
Per accertare se un'area deve
essere indennizzata come area edificabile,
l'espropriato non deve limitarsi a quanto
contenuto nel PRG; a volte, infatti, un'area
classificata agricola dal PRG, deve essere
invece indennizzata col valore di area
edificabile. |
Spetta una indennità aggiuntiva al fittavolo, al
mezzadro o al compartecipante che, per effetto
della procedura espropriativa o della cessione
volontaria, sia costretto ad abbandonare in
tutto o in parte l'area direttamente coltivata
da almeno un anno prima della data in cui vi è
stata la dichiarazione di pubblica utilità.
(Questa indennità aggiuntiva è determinata in
misura pari al valore agricolo medio
corrispondente al tipo di coltura effettivamente
praticata ed è corrisposta a seguito di una
dichiarazione dell'interessato e di un riscontro
della effettiva sussistenza dei relativi
presupposti). |
L'accordo di cessione produce gli effetti del
decreto di esproprio e non li perde se
l'acquirente non corrisponde la somma entro il
termine concordato.
Si consiglia pertanto, in caso di accordo di
accettazione dell'indennità provvisoria, di
garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei
tempi stabiliti e senza detrazioni impreviste.
(Detrazioni Ici, Fiscali, Riforme
economoco-sociali, ecc... Vedasi Le Trappole da
evitare). |
Se viene espropriata solo una parte del bene, si
deve corrispondere un indennizzo aggiuntivo per
il danno che l'opera arreca alla parte non
espropriata.
|
Se non viene espropriato nulla, ma l'opera
arreca una permanente diminuzione di valore di
un bene,
e'
anche dovuta una indennità. |
NOTE -
NORME CEDU |
Quelle qui
elencate sono le norme italiane
che, quando sono in contrasto con le
norme CEDU, devono essere disapplicate;
le norme CEDU sono illustrate nelle altre
sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi
nella scheda
n. 14 -
Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si
può vedere scorrendo questa pagina. |
COME TUTELARSI |
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
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|
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|
Scheda 10 |
ESPROPRIAZIONE DI AREA AGRICOLA COLTIVATA MA
NON DIRETTAMENTE
con
accordo
di cessione |
|
|
BENE
ESPROPRIATO |
AREA
AGRICOLA COLTIVATA MA NON
DIRETTAMENTE
con
accordo di cessione |
|
|
INDENNITA’DI
ESPROPRIO |
Valore venale pieno
Nota.
La
Corte Costituzionale
con
Sentenza
del 07/06/2011 n. 181,
ha dichiarato illegittimi i
commi 2 e 3 dell'art
art. 40 del T.U.
espropri. |
|
|
|
NOTE |
Le note sono
identiche a quelle inserite nella precedente
Scheda 9 AREA
AGRICOLA COLTIVATA MA NON DIRETTAMENTE senza
accordo di cessione, cui si rinvia. |
|
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|
Scheda 11
|
ESPROPRIAZIONE DI AREA AGRICOLA COLTIVATA
DIRETTAMENTE
senza
accordo di cessione |
|
|
BENE
ESPROPRIATO |
AREA
AGRICOLA COLTIVATA DIRETTAMENTE
senza accordo di cessione |
|
|
INDENNITA’DI
ESPROPRIO |
Valore venale pieno
Nota.
La
Corte Costituzionale
con
Sentenza
del 07/06/2011 n. 181,
ha dichiarato illegittimi i
commi 2 e 3 dell'art
art. 40 del T.U.
espropri. |
|
|
|
NOTE - NORME ITALIANE |
L'indennità è aumentata delle somme pagate
dall'espropriato per qualsiasi imposta relativa
all'ultimo trasferimento dell'immobile.
|
Al proprietario
coltivatore diretto o imprenditore agricolo a
titolo principale spetta un'indennità
aggiuntiva, determinata in misura pari al valore
agricolo medio corrispondente al tipo di coltura
effettivamente praticata |
Per accertare se un'area deve
essere indennizzata come area edificabile,
l'espropriato non deve limitarsi a quanto
contenuto nel PRG; a volte, infatti, un'area
classificata agricola dal PRG, deve essere
invece indennizzata col valore di area
edificabile. |
L'accordo di cessione produce gli effetti del
decreto di esproprio e non li perde se
l'acquirente non corrisponde la somma entro il
termine concordato.
Si consiglia pertanto, in caso di accordo di
accettazione dell'indennità provvisoria, di
garantirsi al fine di ricevere il pagamento nei
tempi stabiliti e senza detrazioni impreviste.
(Detrazioni Ici, Fiscali, Riforme
economoco-sociali, ecc... Vedasi Le Trappole da
evitare) |
Se viene espropriata solo una parte del bene, si
deve corrispondere un indennizzo aggiuntivo per
il danno che l'opera arreca alla parte non
espropriata.
|
Se non viene espropriato nulla, ma l'opera
arreca una permanente diminuzione di valore di
un bene,
e'
anche dovuta una indennità. |
NOTE -
NORME CEDU |
Quelle qui
elencate sono le norme italiane
che, quando sono in contrasto con le
norme CEDU, devono essere disapplicate;
le norme CEDU sono illustrate nelle altre
sezioni del Sito, ma ne diamo una sintesi
nella scheda
n. 14 -
Come coordinare norme italiane e norme CEDU - che si
può vedere scorrendo questa pagina. |
COME TUTELARSI |
Gli strumenti sono indicati in fondo
alla pagina, nella scheda ISTRUZIONI PER
TUTELARSI.
Potete vederli
scorrendo la pagina o cliccando qui
Vai giù
|
|
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|
Scheda 12
|
ESPROPRIAZIONE
DI AREA AGRICOLA COLTIVATA DIRETTAMENTE
con
accordo
di cessione |
|
|
BENE
ESPROPRIATO |
AREA
AGRICOLA COLTIVATA DIRETTAMENTE
con accordo di cessione |
|
|
INDENNITA’DI
ESPROPRIO |
Valore venale pieno
Nota.
La
Corte Costituzionale
con
Sentenza
del 07/06/2011 n. 181,
ha dichiarato illegittimi i
commi 2 e 3 dell'art
art. 40 del T.U.
espropri. |
|
|
|
NOTE |
Le note sono
identiche a quelle inserite nella precedente
Scheda 11 - AREA
AGRICOLA COLTIVATA DIRETTAMENTE
con accordo di cessione, cui si
rinvia. |
|
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Scorri la pagina o
|
Scheda 13
|
ESPROPRIAZIONE DI
QUALSIASI
BENE
PER OPERE PRIVATE DI PUBBLICA UTILITA' |
BENE ESPROPRIATO
QUALSIASI BENE,
PER
REALIZZARE OPERE PRIVATE DI PUBBLICA UTILITA'
|
INDENNITA’
DI
ESPROPRIO
Valore venale |
|
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|
Scheda 14 |
Come coordinare norme italiane e norme CEDU |
Nelle precedenti 13 schede di questa Sezione A4
del sito sono state elencate, per completezza
espositiva, le norme contenute nel DPR 2001/327,
in tema di indennità.
Molte di queste norme, però, sono in contrasto
con la Convenzione Europea dei Diritti
dell’Uomo, che prevale su tutte le norme
italiane, e l'espropriato deve chiedere che
vengano disapplicate. |
Come accertare se una norma italiana è in
contrasto con la CEDU
Accertare
se una norma italiana è in contrasto con
la CEDU è un'operazione che va fatta in
relazione ad ogni singolo caso;
ecco come fare: |
1
|
Prendere
in esame l'indennità che
l'Amministrazione potrebbe offrire (o
che ha già offerto) con le norme
italiane |
2
|
Raffrontarla con quella determinabile
utilizzando i criteri che applica la
Corte Europea dei Diritti dell'Uomo |
Se è
inferiore, deve farsi riferimento alla
norma CEDU e non alla norma italiana.
|
Qui di
seguito un riepilogo della normativa
CEDU e l'indicazione degli strumenti da
utilizzare per il confronto. |
|
Riepilogo della
normativa CEDU
E’ opportuno ricordare che la Corte Europea,
non solo garantisce all’espropriato
un’indennità basata sull’effettivo valore di
mercato del bene , ma si spinge ancora oltre;
essa infatti determina gli indennizzi in misura
ben superiore a quelli determinati in Italia e
dà tutela anche ad altri diritti ed interessi,
diversi dal diritto di proprietà, che non sono
invece tutelati dalla legge italiana.
Ad
esempio:
-
per i beni già tutelati dalle leggi
italiane, la Corte Europea
accorda indennizzi notevolmente diversi da
quelli accordati dai Giudici italiani;
-
per i beni non tutelati dalla legge
italiana,
la Corte Europea sancisce l’obbligo di
indennizzarli; ad es. l’azienda o
l’avviamento;
-
per
posizioni che non hanno alcun fondamento
per il diritto italiano, la Corte
Europea
accorda
anche la sua tutela;
ad esempio: l’indennizzo è dovuto anche
quando il diritto si è prescritto ai sensi
delle norme italiane, o quando si fonda su
una tolleranza implicita, su una legittima
aspettativa, ecc.
Ed è bene
anche ricordare che l'applicazione delle norme
CEDU è INELUDIBILE, perchè:
-
Le
Amministrazioni devono applicare
immediatamente le norme CEDU e
disapplicare le leggi interne con esse
confliggenti, come espressamente previsto
dalle leggi vigenti.
-
Se le
norme CEDU non vengono applicate
dall’Amministrazione,
l'espropriato può far ricorso ai Giudici
Italiani, che hanno ora il preciso dovere di
applicarle direttamente.
-
Se le
norme CEDU non vengono applicate dai Giudici
Italiani,
l'espropriato può sempre fare ricorso alla
Corte Europea.
-
La Corte
Europea, ovviamente, applicherà le norme
CEDU.
|
Strumenti per operare il confronto fra norme
italiane e norme Cedu
Strumenti di confronto
Sintetici
La normativa italiana è
sinteticamente illustrata nella Sezione
A.4 del Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI
La normativa europea è
sinteticamente illustrata nella Sezione
A.5 del Sito 1 - PER GLI ESPROPRIATI
Strumenti di confronto
Analitici
La
normativa italiana è integralmente
riportata nella Seziona A.7 del Sito 1 - PER
GLI ESPROPRIATI
La
normativa europea è integralmente
riportata nel Sito 3 - LA NOSTRA BANCA DATI
GRATUITA
|
Conseguenze del nuovo quadro normativo oggi
vigente.
Conseguenze per gli
espropriati:
gli espropriati possono chiedere alle
Amministrazioni ed ai Giudici Italiani una
tutela
- più ampia, per i beni che sono già tutelati
dalla legge italiana
- ed inoltre, la tutela di qualsiasi situazione
giuridica che abbia un contenuto economico,
ad es, l'avviamento, anche se il diritto
italiano non lo prevede.
Se non ottengono giustizia in Italia, gli
espropriati possono ricorrere alla Corte Europea
incassando in acconto l'indennità che,
anche in caso di mancata accettazione,
l'Amministrazione
deve
depositare
mettendola
a disposizione dell'espropriato.
Conseguenze
per le Autorità
Esproprianti:
le Autorità Esproprianti possono essere chiamate
a rispondere della violazione le norme CEDU:
- sia per i beni tutelati dalle leggi
italiane
- sia, anche, per i beni non tutelati
dalle leggi italiane.
E' quindi interesse delle Autorità esproprianti,
cercare di raggiungere un accordo amichevole con
gli espropriati e cercare di evitare il ricorso
ai Giudici. |
|
Per navigare
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|
Scheda 15
CHI DEVE DETERMINARE L'INDENNITA' |
Nelle precedenti Schede abbiamo
illustrato
COME
si determina l'indennità.
E'
ora utile illustrare anche
CHI
determina l'indennità. |
indennità provvisoria:
è
determinata dall'Amministrazione |
Se l'espropriato
accetta
l'INDENNITA’
PROVVISORIA
Cosa avviene in questo caso
In questo
caso l'espropriato ha diritto solo all'indennità provvisoria; non potrà più "pentirsi"
o tornare
indietro.
Dovrà quindi badare, prima di accettare, a garantirsi
al fine di:
1. ricevere il pagamento nei tempi stabiliti
2. non subire detrazioni o sorprese
fiscali
3.
non
dover restituire i soldi incassati
Si vedano a tal fine le
Schede
- L'Amministrazione
promette e poi non paga
-
L'Amministrazione a volte
rivuole i soldi
- Gli altri nostri consigli
nella
Sezione
A.1 Le Trappole da evitare
|
Se l'espropriato
non
accetta
l'INDENNITA’
PROVVISORIA
Cosa avviene in questo caso
In questo
caso l'espropriato
incassa "in acconto"
l'indennità provvisoria
e sceglie se
far determinare l'Indennità definitiva
alla terna arbitrale o alla Commissione
Provinciale Espropri, che deve
determinarla entro 90
giorni.
L'INDENNITA'
DEFINITIVA
Se
neanche l’indennità definitiva viene
correttamente determinata,
l’espropriato può agire in giudizio entro 30 giorni
dalla notifica
dell'indennità definitiva,
per chiedere che l'indennità
venga determinata dai
Giudici.
|
QUINDI
L'Amministrazione
determina
solo
l'indennità' provvisoria
che di solito, se
l'espropriato non
interviene nel
procedimento prima
che venga
determinata (con il DAP) è di importo non
soddisfacente e spesso
"ridicolo".
Se l'espropriato non
ritiene soddisfacente
l'indennità provvisoria,
si determina
l'indennità' definitiva
che, per
legge, deve essere
determinata entro 90
giorni da un organo
indipendente: dalla
Commissione Provinciale
Espropri o, ad
esclusiva scelta
dell'espropriato, da un
collegio di tecnici,
spesso denominato terna
arbitrale. Se
l'espropriato non è
intervenuto prima,
questa è l'ultima
possibilità di
intervento nel
procedimento (con il
DAP) offerta
all'espropriato.
Se neanche l'indennità'
definitiva determinata
dall'organo indipendente
e' soddisfacente,
l'espropriato può
rivolgersi ai Giudici;
in questo caso si deve
ricorrere al CONTENZIOSO
al fine di determinare l'INDENNITA'
GIUDIZIALE
|
Per sapere
come tutelarsi: in
fondo ad ogni pagina trovate una Scheda
di sintesi;
ISTRUZIONI PER TUTELARSI - LE
DOMANDE FREQUENTI
potete vederla qui di seguito. |
|
Footer - sito 1 - regioni
Per
navigare Scorri la pagina o
|
ISTRUZIONI PER TUTELARSI -
LE DOMANDE FREQUENTI |
A. Quali sono gli
strumenti a mia tutela previsti dalla legge?
B. Quali sono le insidie, a mio danno,
contenute nella
legge?
C. Cosa può fare per me
l'Associazione?
D. Cosa può fare per me un
Giurista che aderisce all'Associazione?
E. Come posso tutelarmi al meglio, senza
affrontare spese impreviste?
F. Raccomandazioni |
A.
Quali sono gli strumenti,
a mia tutela, previsti dalla
legge? |
Gli
strumenti che la legge
offre all'espropriato
per
tutelarsi
sono soltanto 2.
1 - |
L'INTERVENTO NEL
PROCEDIMENTO
Da utilizzare al più presto (per
non esser costretti a tutelarsi
andando in Giudizio).
E' illustrato nel SITO 1 -
Sezione
B.3
IL
DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI |
2 - |
IL CONTENZIOSO
Da utilizzare quando
(purtroppo), ci si può
tutelare solo andando in
Giudizio.
E' illustrato nel SITO 1
- Sezione
B.4
L'EVENTUALE CONTENZIOSO
|
Per sapere
Come
e
Quando
utilizzarli cliccate qui:
CAPIRE ed OPERARE in TRE PASSI
|
B.
Quali sono le insidie,
a mio danno,
contenute nella
legge? |
Le
"insidie" contenute nella legge che
possono danneggiare l'espropriato
sono numerose; è essenziale che
l'espropriato le conosca.
Le
principali insidie,
frutto dell'esperienza degli oltre
2.000 casi di espropri da noi
esaminati negli anni,
sono
illustrate nelle seguenti Sezioni
del Sito 1:
|
Per
conoscere ed evitare i
più frequenti errori
che
commettono gli espropriati. |
|
B.5 -
I PROBLEMI FISCALI
Per prevenire
problemi con gli Enti e/o con l'Agenzia
delle Entrate. |
|
|
|
C.
Cosa può fare per me
l'Associazione? |
L'espropriato può, SENZA ALCUNA SPESA
1 - |
Utilizzare,
gratuitamente, tutta la
documentazione dei nostri 5 Siti
Per vedere come
usarli clicca qui:
INDICE GENERALE
DEI NOSTRI 5 SITI
(raccomandiamo, in particolare, LA
NOSTRA BANCA DATI DELLE SENTENZE
CEDU IN ITALIANO, uno strumento
unico da noi creato ed offerto
gratuitamente. |
2 - |
Utilizzare il nostro
vademecum gratuito che
si può scaricare
cliccando qui
VADEMECUM GRATUITO |
3 - |
Chiederci
di verificare se è
disponibile uno
dei Giuristi
che ad essa aderiscono
per chiedergli assistenza chiamando
la Segreteria
Centralizzata
Tel.
06.91.65.04.018 |
|
D.
Cosa può fare per me un
Giurista che aderisce
all'Associazione? |
Un
Giurista che aderisce
all'Associazione può:
1 - |
Assistere l'espropriato per
intervenire nel procedimento fino
alla sua conclusione, redigendo
il DAP,
illustrato nella Sezione
B.3
IL
DAP: TUTELARSI E/O OPPORSI,
facendosi pagare solo
a risultato raggiunto, "con i
soldi" dell'Amministrazione.
Non si deve pagare se non si
ottiene il risultato stabilito.
E' ammesso solo un rimborso spese
(ad. es. 1.000 euro). |
2 - |
Assistere l'espropriato
in un eventuale
contenzioso
illustrato nella Sezione
B.4
L'EVENTUALE CONTENZIOSO
facendosi
pagare solo
a risultato raggiunto, "con
i soldi"
dell'Amministrazione.
Non si deve pagare
se non si ottiene il
risultato stabilito.
E' ammesso solo un
rimborso spese (ad. es.
2.000 euro). |
3 - |
Fornire all''espropriato
i TESTI PRONTI ALL'USO
illustrati nella Sezione
B.6
I TESTI "PRONTI
ALL'USO"
facendosi
pagare solo
a risultato raggiunto, "con
i soldi"
dell'Amministrazione.
Non si deve pagare
se non si ottiene il
risultato stabilito.
E' ammesso solo un
rimborso spese (ad. es.
1.000 euro). |
|
|
|
E.
Come posso tutelarmi al
meglio, senza affrontare
spese impreviste? |
CONSIGLI
PER RIVOLGERSI AD UN PROFESSIONISTA
Prima di rivolgersi
ad un Avvocato, è utile che
l'espropriato conosca le importanti
novità introdotte dalla
Legge 31 dicembre
2012, n. 247 - Nuova disciplina
dell'ordinamento della professione
forense.
Questa legge ha
definitivamente liberalizzato le
tariffe degli avvocati, con i quali
si può oggi instaurare una
trattativa sui compensi prima di
affidar loro un incarico.
L’Avvocato, quindi,
può proporre al cliente qualsiasi
tipo di accordo che preveda compensi
elevati, senza vincolo di tariffa,
può richiedere anticipi anche
cospicui, può proporre una
pattuizione a tempo per singoli
atti, ecc.
PERO’, ATTENZIONE
La suddetta legge
consente ai clienti di pattuire con
gli avvocati anche un
compenso a
percentuale.
L’Associazione,
quindi, consiglia agli espropriati
di pattuire sempre e
soltanto compensi a percentuale.
Con l’accordo a
percentuale, infatti:
- si
può stabilire
di versare all’Avvocato un rimborso
spese minimo e poi liquidare la
parcella solo dopo la conclusione
del procedimento, percentualmente
sul valore dell’affare;
- si
può evitare
che l’espropriato debba metter mano
al suo portafoglio per pagare
l’Avvocato;
l’espropriato, in tal modo, potrà
pagare la parcella con i soldi che
ha ricevuto dall’Amministrazione.
L'Associazione
suggerisce già questo sistema agli
Avvocati che ed essa aderiscono e
pertanto consiglia vivamente a tutti
gli espropriati, quando si rivolgono
ad un avvocato di loro fiducia, di
proporgli questo tipo di accordo,
che
consente al cittadino di pagare la
parcella all’Avvocato solo IN
PERCENTUALE e solo DOPO
aver ottenuto il risultato.
Però, affinché questo
accordo sui compensi sia valido,
deve essere redatto per iscritto,
altrimenti non ha valore.
Inoltre, è sempre
bene precisare, non solo
come il professionista deve essere retribuito, ma anche
cosa deve fare.
Offriamo quindi agli
espropriati
uno Schema di accordo sui compensi
dell'Avvocato, (come viene
solitamente redatto dagli
Avvocati aderenti all'Associazione)
affinché chi vuole possa liberamente
utilizzarlo quando non è assistito
da un Avvocato
Lo Trovate nel nostro
Vademecum che potete scaricare cliccando qui
VADEMECUM |
Raccomandazioni
Il Diritto
dell'Espropriazione è
una materia molto
complessa e poco
conosciuta, che
"ingloba" parti
importanti di molteplici
rami del diritto, ad es:
Diritto dell'Unione
Europea e norme CEDU
Diritto Costituzionale
Diritto Civile
Diritto Commerciale
Diritto Amministrativo
Diritto Regionale
Diritto Tributario
Diritto Processuale
Norme che disciplinano
la Programmazione
Finanziaria e la
Contabilità di Stato e
degli Enti Pubblici.
L'Associazione, tramite
i suoi Siti, cerca di
illustrare la materia agli
espropriati, affinché
possano comprendere e
controllare ciò che
avviene.
Si sconsiglia
però
agli espropriati di
utilizzare i testi
presenti sui nostri Siti
senza il supporto di una
persona competente che
sappia prima sceglierli
e poi coordinarli.
I testi contenuti nei
Siti sono molto
numerosi;
per avere
un'idea, si consideri
che, se fossero
stampati, occuperebbero
oltre
5.000 pagine.
Si consiglia
invece
agli espropriati di
farsi sempre seguire da
un professionista.
Di conseguenza è indispensabile
rivolgersi ad un legale che coordini
norme Italiane ed Europee: |
QUINDI |
> |
Se non avete
un legale di vostra fiducia:
potete
chiederci
di verificare se e' disponibile un
avvocato aderente all'Associazione.
|
NOTA. Si
precisa che gli
avvocati sono liberi
professionisti e non hanno
l’obbligo di accettare tutte
le richieste di assistenza
che pervengono;
l’Associazione quindi può
verificare la disponibilità,
ma non può obbligarsi a
segnalare un avvocato;
l'espropriato avrà comunque
una risposta, positiva o
negativa, entro 48 ore dalla
richiesta. |
|
|
> |
Se invece avete
gia' un legale di vostra
fiducia. |
|
> |
Se
il vostro legale conosce
a fondo la
materia:
informatelo che, se vuole,
può utilizzare,
gratuitamente, tutta la documentazione dei Siti e, soprattutto, LA
NOSTRA BANCA DATI DELLE
SENTENZE CEDU IN ITALIANO,
uno strumento unico da
noi creato ed offerto
gratuitamente a
tutti gli espropriati.
Tutti i nostri strumenti sono elencati qui:
INDICE GENERALE
DEI NOSTRI 5 SITI
|
> |
Se
il vostro legale
non conosce a fondo la materia:
se il
vostro legale non e' in grado di
utilizzare proficuamente i nostri
strumenti gratuiti, potete
chiederci
i testi "pronti all'uso", corrispondendo
solo i diritti d'autore ai Giuristi che
li hanno realizzati.
Per
saperne di piu' cliccate qui:I
TESTI "PRONTI ALL'USO" |
|
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Per navigare
Scorri la pagina o
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